Gli e-commerce di farmacia sono legali nel nostro Paese ormai da diversi anni. Quando li si chiama in causa, però, è necessario ricordare che il boom è arrivato nel 2020, con il Covid e le conseguenti restrizioni sociali.
Da allora, il fatturato delle e-farmacie è cresciuto vertiginosamente. Se, fino al 2021, il motivo principale per cui gli utenti si rivolgevano a questi portali era l’impossibilità di recarsi presso i punti vendita fisici, poi si sono affacciati altri fattori, come per esempio il prezzo, decisamente più basso rispetto al canale offline.
Quando si parla di e-farmacie in Italia, si inquadra un mercato dominato da grandi catene – una delle più importanti fa parte del gruppo dr Max, farmacie online, realtà che ha dalla sua parte anche numerosi punti vendita fisici sul territorio – e che, alla base, ha un preciso iter autorizzativo al quale le società devono fare riferimento per iniziare l’avventura del business in rete.
Vediamo in cosa consiste nelle prossime righe di questo articolo.
Farmacia online: a chi va richiesta l’autorizzazione?
Le farmacie – ma anche le parafarmacie – che hanno intenzione di iniziare a vendere online in Italia attraverso un e-commerce proprietario, devono ottenere un’autorizzazione specifica alla commercializzazione di farmaci SOP e OTC dalla Regione. In alternativa, si può fare riferimento all’autorità territoriale competente in base all’ubicazione della società.
Vediamo come si compila la richiesta di autorizzazione sopra menzionata. La società attiva nel campo della farmacia che vuole iniziare a vendere online, nell’istanza di autorizzazione deve specificare la denominazione aziendale, la Partita IVA, l’indirizzo di riferimento per le attività logistiche, il nome di dominio scelto per l’e-commerce.
Una volta ottenuta l’autorizzazione dalla Regione, dalla Provincia autonoma o da altre autorità competenti, l’imprenditore ha l’obbligo di provvedere alla registrazione della propria attività nell’elenco dei soggetti autorizzati alla vendita in rete.
Finalizzati questi step, partono controlli ad hoc, che si concludono con il rilascio, da parte del Ministero della Salute, del logo di sicurezza, disponibile in formato digitale.
Il logo è specifico per ogni attività che ha ricevuto l’autorizzazione alla vendita online e, per legge, non è trasferibile ad altri soggetti. L’imprenditore ha l’obbligo di apporlo su ogni pagina del sito. Necessario, inoltre, è che nell’elenco delle e-farmacie autorizzate presente sul sito del Ministero della Salute sia collegato, tramite un link, al nome dell’attività.
Cosa possono vendere le e-farmacie?
In Italia, le farmacie online appositamente autorizzate hanno la possibilità di vendere i farmaci senza obbligo di prescrizione, altrimenti noti come SOP. Le suddette realtà, possono commercializzare anche gli OTC, acronimo per over the counter.
Ancora una volta si parla di medicinali che, per l’acquisto, non richiedono la presentazione di ricetta medica. Gli OTC sono i celebri farmaci da banco, medicinali che, nel punto vendita fisico, possono essere pubblicizzati ed esposti al pubblico senza bisogno di richiedere alcuna autorizzazione (per i SOP, invece, l’approccio è diverso).
In entrambi i casi, si tratta di farmaci che vengono usati per un periodo di tempo breve.
Oltre ai farmaci appena menzionati, le farmacie online, in Italia, possono vendere numerosi altri prodotti. Tra questi è possibile includere gli integratori, gli alimenti dietetici, il baby food. In questo caso, la decisione relativa ai prodotti sui quali concentrarsi spetta al singolo imprenditore e alle sue valutazione relative alla strategia di business.
A discrezione del singolo farmacista è anche la scelta di includere un blog, spazio che può aiutare tantissimo a far arrivare sul sito traffico qualificato, nonché ad aumentare l’autorevolezza del brand.
A seconda delle scelte dell’imprenditore, tramite l’e-commerce può essere o meno possibile contattare, servendosi di app di messaggistica istantanea, lo staff presente presso il punto vendita fisico. Il web è centrale nelle nostre vite, ma la richiesta del consiglio al farmacista è sempre molto richiesta.