Un nuovo studio mostra i cambiamenti neurologici derivanti dal fare la doccia fredda, che possono aiutarci ad affrontare meglio le giornate
La doccia gelata è un rimedio consigliato da molti guru contro la pigrizia e l’inattività: buttarsi sotto il getto freddo dell’acqua, magari come prima azione al mattino appena svegli, ci donerebbe un vigore e un’energia inediti per affrontare la giornata come leoni.
Ora la conferma di questo arriva anche da uno studio pubblicato recentemente: nuotare in acqua fredda (mare, fiume o lago) o fare una doccia gelata donerebbe al nostro organismo un mix di emozioni positive e ci renderebbe più attivi, vigili, attenti e ispirate, riducendo anche i sentimenti di angoscia e nervosismo.
Ma non solo: l’acqua fredda che scorre sulla pelle favorirebbe una maggiore comunicazione tra le diverse parti del cervello responsabili del controllo dell’attenzione, delle emozioni e dell’autoregolazione.
Infine, l’esposizione del corpo all’acqua fredda sarebbe alla base di alcune reazioni biochimiche e fisiologiche all’interno dell’organismo, che possono potenziare il sistema immunitario e migliorare la funzione motoria.
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Lo studio
Per giungere a questi risultati, i ricercatori della Bournemouth University (Regno Unito) hanno coinvolto 39 partecipanti adulti, non affetti da patologie croniche e non abituati a fare la doccia fredda nella loro quotidianità.
Tutti sono stati sottoposti alla risonanza magnetica e all’elettrocardiogramma, oltre che a test per la valutazione del proprio stato d’animo, prima di essere immersi in una vasca d’acqua gelata per cinque minuti.
Dopo il bagno freddo, sono stati sottoposti a una nuova risonanza magnetica e a una seconda intervista relativa al loro stato d’animo psicologico.
I risultati dello studio hanno dimostrato, innanzitutto, un significativo aumento della frequenza cardiaca e del ritmo respiratorio. Inoltre, tutti i partecipanti hanno riferito di sentirsi più attivi, vigili, attenti, ispirati, orgogliosi e meno nervosi dopo il bagno nell’acqua gelata.
Anche le connessioni cerebrali dei partecipanti, registrate delle due risonanze magnetiche effettuate prima e dopo il bagno, sono sembrate notevolmente mutate in risposta allo shock termico a cui i soggetti sono stati sottoposti.
In particolare, si è osservata una maggiore connessione la corteccia prefrontale mediale e l’insula anteriore sinistra e fra la corteccia prefrontale rostrale sinistra e la parte parietale laterale sinistra.
Si tratta di aree associate all’auto-riflessione, all’elaborazione di pensieri e ricordi, all’attenzione alla realtà sulla base della raccolta delle informazioni sensoriali – e questo conferma la sensazione provata dai partecipanti allo studio, che hanno riferito di sentirsi più vigili e attenti dopo la doccia fredda.
Insomma, anche se per molte persone iniziare la giornata con una doccia gelata può sembrare un’impresa impossibile, i vantaggi che derivano da questo “atto di forza” sono numerosi e sempre più supportati dall’evidenza scientifica.
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Fonte: Biology
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