Colesterolo: approvato nuovo farmaco alternativo alle statine che si assume solo due volte l’anno (e totalmente rimborsabile)

L'Agenzia italiana del farmaco ha dato l'ok per la prescrizione e l'assunzione di un nuovo farmaco contro il colesterolo, rimborsabile dalla mutua e da prendere solo due volte l'anno. Stiamo parlando di Inclisiran, prodotto da Novartis, che è risultato efficace nel bloccare la proteina che aumenta i livelli di colesterolo LDL

Il 3 ottobre scorso Aifa (Agenza italiana del farmaco) ha dato il via libera per un nuovo ed efficace farmaco in grado contrastare il colesterolo LDL, meglio noto come colesterolo cattivo.

Si tratta del farmaco Inclisiran somministrato agli adulti con ipercolesterolemia primaria e dislipidemia mista, ossia condizioni caratterizzate da alti livelli di grassi nel sangue.

Il farmaco dovrà essere somministrato da un operatore sanitario tramite soltanto due iniezioni all’anno. Nello specifico, dopo la prima iniezione, la dose successiva dovrà essere presa dopo 3 mesi, e in seguito ogni 6 mesi.

La grande novità per tutti i pazienti affetti da questa condizione è che Inclisiran, prodotto da Novartis, è totalmente rimborsabile dalla mutua.

Leggi anche: Colesterolo: attenzione a questi integratori “naturali” che possono diventare pericolosi anche a dosi più basse di quel che si pensasse

Come funziona il nuovo farmaco contro il colesterolo cattivo

Per trattare il colesterolo cattivo, attualmente tutti i pazienti assumono le statine, ossia farmaci in grado di bloccare l’enzima implicato nella produzione del colesterolo da parte dell’organismo, andando a ridurre i livelli del colesterolo LDL.

Al contrario Inclisiran, il cui nome commerciale è Leqvio, agisce attraverso le molecole di Rna e va a bloccare il gene di pcsk9, vale a dire proprio la proteina implicata nell’aumento dei livelli di colesterolo cattivo.

Quindi, proprio bloccando tale proteina il farmaco riesce ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo.

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube

Ti potrebbe interessare:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram