Secondo una nuova ricerca le statine, i farmaci utilizzati dai pazienti con colesterolo alto, hanno pochi e rari effetti collaterali.
Secondo il più grande studio al mondo, la percentuale di pazienti intolleranti alle statine è inferiore a quanto suggeriscono le ricerche precedenti. Secondo la British Heart Foundation, circa 7-8 milioni di adulti con colesterolo assumono statine, poiché riducono il rischio di infarto e ictus.
Studi precedenti hanno stimato che la prevalenza dell’intolleranza alle statine può raggiungere il 50%, ma questa nuova ricerca basata sui dati di oltre 4 milioni di persone suggerisce che è probabilmente inferiore al 10%.
Lo studio
Il team di ricercatori ha affermato che è noto da tempo che la maggior parte dei casi di intolleranza alle statine dipende dalle aspettative dei pazienti sugli effetti collaterali. Sebbene la nuova ricerca supporti questo punto di vista, i ricercatori hanno affermato che questo studio ha anche fatto luce sulle caratteristiche delle persone che potrebbero essere a rischio di intolleranza.
L’analisi fornisce un messaggio forte a tutti i medici, ossia che vi sono alcuni fattori e condizioni che potrebbero aumentare il rischio di intolleranza alle statine.
La ricerca ha analizzato i dati di 4.143.517 pazienti in tutto il mondo in 176 studi, inclusi circa 200.000 partecipanti in 112 studi di controllo randomizzati. L’analisi del team ha coinvolto diverse tipologie di intolleranza alle statine, inclusi sintomi abbastanza gravi da portare i pazienti a interrompere l’assunzione dei farmaci.
Gli scienziati hanno affermato che l’intolleranza alle statine era associata a una serie di fattori, tra cui l’essere anziani, donne, nere o asiatiche, il consumo di alcolici, il diabete, l’obesità o l’assunzione di determinati farmaci come i calcio-antagonisti. Lo studio si aggiunge a un numero crescente di prove che le statine hanno pochi effetti collaterali, tra l’altro anche molto rari.
Questa ricerca ha un solo limite, ossia che la prevalenza degli effetti collaterali differiva andando a comparare i diversi tipi di studi. Infatti, mentre la prevalenza dell’intolleranza alle statine era quasi del 5% in studi randomizzati di controllo, diveniva pari al 17% tra gli studi osservazionali.
Secondo i ricercatori i livelli più elevati negli studi osservazionali erano probabilmente dovuti ad alcuni fattori, come l’effetto “drucebo”, ossia quando le persone si aspettano effetti collaterali dopo aver assunto un determinato farmaco. Tuttavia, sulla base di ciò che sappiamo finora è probabile che i risultati siano ampiamente validi, e indichino che non dovremmo sopravvalutare gli effetti collaterali delle statine, le quali risultano essere sicure nella maggior parte dei casi.
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Fonte: European Heart Journal
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