Il cervello è più simile ai testicoli di quanto si pensasse! Condividono il più alto numero di geni e proteine

Una nuova ricerca ha individuato una stretta somiglianza tra le caratteristiche del cervello e quelle dei testicoli. I due organi condividono diversi geni e un alto numero di proteine

©Paihub/123rf

Un team di ricercatori ha scoperto che per gli esseri umani, il cervello e i testicoli hanno il maggior numero di proteine comuni. Nello studio il gruppo di studiosi ha analizzato le somiglianze proteiche tra i tessuti.

I ricercatori hanno notato che vi sono molte somiglianze tra i testicoli e il cervello umano. Incuriositi, hanno avviato uno studio che prevedeva l’analisi delle proteine prodotte da diverse parti del corpo, e le hanno messe a confronto per vedere le somiglianze.

Lo studio

I ricercatori hanno trovato le maggiori somiglianze tra cervello e testicoli, e questa scoperta suggerisce che i due organi condividono il maggior numero di geni rispetto a qualsiasi altro organo del corpo.

Il team si è poi concentrato sulle proteine, e ha scoperto che la maggior parte di esse era coinvolta nello sviluppo dei tessuti e delle comunicazioni.

Notano anche che i testicoli e le cellule nervose sono entrambi coinvolti nello spostamento del materiale creato al loro interno in un ambiente esterno: gli spermatozoi spostano i fattori di fertilizzazione, mentre i neuroni spostano i neurotrasmettitori.

Entrambi fanno parte di processi noti come esocitosi. Come parte dell’esocitosi, lo sperma consente a parti di se stesso di fondersi con un uovo; mentre per i neuroni, l’esocitosi comporta la creazione di neuriti che consentono la comunicazione tra le cellule.

I ricercatori hanno osservato che potrebbe esserci una ragione per le somiglianze tra le proteine prodotte dai due organi.

Notano, ad esempio, che precedenti ricerche avevano già mostrato un legame tra disturbi cerebrali e disfunzioni sessuali. E alcuni hanno persino trovato un legame tra la qualità dello sperma prodotto e l’intelligenza.

Ovviamente, gli studiosi suggeriscono che sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio le connessioni tra i due organi.

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Fonte: The Royal Society