Sembra che chi assuma regolarmente cardio-aspirina da almeno 5 anni, veda ridursi la possibilità di sviluppare un cancro. A dirlo sono i medici della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) riuniti a Firenze in occasione di un convegno.
Sembra che chi assuma regolarmente cardio-aspirina da almeno 5 anni, veda ridursi la possibilità di sviluppare un cancro. A dirlo sono i medici della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) riuniti a Firenze in occasione di un convegno.
Questa considerazione emerge dall’analisi di una serie di ricerche fatte sul principio attivo dell’aspirina e pubblicate sulla rivista scientifica Lancet. Nel corso di 8 studi sono stati analizzati complessivamente oltre 23mila pazienti trattati con la cardio-aspirina ovvero una versione più leggera della classica aspirina (all’interno c’è una quantità minore di acido acetilsalicilico) utilizzata per prevenire problematiche di tipo vascolare in soggetti a rischio.
L’analisi ha dimostrato che chi assumeva questa aspirina regolarmente da almeno 5 anni aveva visto ridurre del 34% il rischio di ammalarsi di tumore. Anche altri studi avevano già confermato questo risultato ma gli studiosi mostrano comunque la dovuta cautela di fronte a quello che è, a tutti gli effetti, un farmaco e che dunque, soprattutto se preso con continuità, può avere effetti indesiderati, nel caso dell’aspirina si tratta soprattutto di emorragie o disturbi gastrici.
Il potere anti-tumorale dell’aspirina sarebbe dovuto alle proprietà antinfiammatorie del suo principio attivo che si sarebbe dimostrato utile in tutti i casi in cui il cancro inizia a svilupparsi a partire da un’infiammazione cronica che a lungo andare porta alla formazione di cellule tumorali.
«Questo non significa che d’ora in poi si prescriverà l’aspirinetta come prevenzione anticancro al pari di quanto avviene per le malattie cardiovascolari – ha dichiarato Claudio Cricelli, presidente della SIMG -. Perché questo avvenga servono ulteriori conferme da studi clinici mirati, che sono in corso, per valutare con precisioni benefici e rischi di una terapia preventiva con questo farmaco. Certo è, però, che quando si stabilisce di somministrare ai pazienti con patologie cardiovascolari la cura con aspirina a basse dosi, bisogna invece considerare fra i vantaggi gli effetti positivi che questa ha in termini di riduzione della mortalità per cancro».
Noi continuiamo a consigliarvi di prevenire il cancro seguendo uno stile di vita sano e mangiando alimenti naturali (meglio se biologici) come frutta e verdura ogni giorno in più porzioni, variando a seconda della stagionalità!
Francesca Biagioli
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