Gli uomini che fumano cannabis hanno più spermatozoi e migliore fertilità

Ma attenzione: chi ne fuma troppa non otterrebbe questo eventuale beneficio!

Una scoperta inaspettata: gli uomini che nella vita hanno fumato cannabis potrebbero avere una fertilità migliore

Una notizia che sembrerebbe avere dell’inverosimile: gli uomini che fumano cannabis avrebbero un numero maggiore di spermatozoi e livelli più elevati di testosterone.

Dopo che l’Organizzazione mondiale della sanità ha inviato ai governi una raccomandazione per eliminare la cannabis dall’elenco IV della Convenzione unica sugli stupefacenti, ora secondo gli esperti della Harvard University l’esposizione a un basso livello di cannabis nella vita potrebbe in qualche modo favorire la produzione dello sperma, migliorando la fertilità di un uomo.

La cannabis, quindi, non comprometterebbe la salute riproduttiva maschile, come si era pensato sinora, ma addirittura potrebbe migliorarla.

I risultati giungono dalla della prestigiosa Scuola di Salute Pubblica “T. H. Chan” dell’Università di Harvard, che hanno collaborato con colleghi di alcuni dipartimenti dell’ateneo di Boston e con quelli dell’Ospedale Generale del Massachusetts.

Lo studio

Tra il 2000 e il 2017 gli studiosi hanno raccolto oltre 1.100 campioni di sperma da 662 uomini con un’età media di 36 anni, tutti in una condizione di fertilità ridotta, e circa la metà di essi ha rilasciato anche campioni di sangue per una valutazione sulle concentrazioni degli ormoni sessuali.

A tutti sono stati dati questionari che comprendevano anche domande sull’utilizzo della cannabis e dalle statistiche è emerso che il 55% di essi aveva fumato marijuana; l’11% era fumatore corrente e il restante 44% l’aveva fumata in passato. Incrociando tutti i dati è emerso che i fumatori di marijuana (attuali e passati), in media, avevano 62,7 milioni di spermatozoi per millilitro contro i 45,5 milioni dei non fumatori. Soltanto il 5% dei fumatori di marijuana aveva meno di 15 milioni di spermatozoi per millilitro, contro il 12% dei non fumatori. In più, è venuta fuori anche una concentrazione di testosterone superiore nei consumatori della sostanza.

Il motivo potrebbe essere nell’azione a livello del sistema endocannabinoide, che gioca un ruolo nella ertilità, come dichiarato dal professor Chavarro che ha coordinato lo studio, “chi ne fuma troppa non otterrebbe questo eventuale beneficio”. Secondo gli autori delle ricerche esiste un’altra interpretazione plausibile: chi possiede livelli più elevati di testosterone è normalmente spinto a comportamenti rischiosi, compreso il fumare marijuana.

Dunque si tratterebbe di diverse interpretazioni che in ogni caso andrebbero valutate con estrema accortezza. Insomma, viste la letteratura medica e le diverse analisi esistenti sulla cannabis e sulla fertilità gli aspiranti padri si fermino un attimo prima di arrivare a conclusioni affrettate!

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Germana Carillo

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