Un recente studio statunitense ha osservato (a distanza) gli effetti del consumo di cannabis su concentrazione e memoria.
Un recente studio statunitense ha osservato (a distanza) gli effetti del consumo di cannabis su concentrazione, capacità decisionale e memoria.
I ricercatori della Washington State University hanno utilizzato l’app di videoconferenza Zoom per testare un tipo di cannabis finora poco studiato – benché sia quello maggiormente diffuso e usato dalle persone. Infatti, negli stati in cui l’uso della cannabis è legale, le persone hanno facile accesso a un’ampia gamma di prodotti derivanti dalla cannabis ad alta potenza – inclusi dei super concentrati che contengono fino al 90% di THC.
Ricordiamo che nello stato di Washington DC, come in altri 19 stati degli Stati Uniti, il consumo di cannabis per scopi ricreativi è consentito dalla legge, anche se il governo classifica ancora la sostanza come ‘droga’, contemplando quindi i rischi derivanti da un abuso e non evidenziandone particolari effetti benefici per la salute umana. Recentemente, tuttavia, diversi studi si sono interessati ai potenziali effetti benefici della cannabis a bassa e ad alta potenza.
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L’ultimo di questi ha avuto inizio nel 2018 e ha coinvolto un gruppo di partecipanti che si sono forniti da soli della sostanza e l’hanno consumata nelle proprie case. Per evitare il rischio di incorrere in azioni legali da parte delle autorità federali i ricercatori non sono mai entrati direttamente in contatto con la cannabis e i test non si sono svolti nei lavoratori governativi; inoltre, tutti i partecipanti avevano un’età superiore ai 21 anni e avevano già fatto uso della sostanza. Gli 80 volontari sono stati divisi in quattro gruppi: i primi due hanno fatto uso del fiore della cannabis (con concentrazioni di THC superiori al 20%), un terzo gruppo ha utilizzato ‘vapori’ di cannabis (con concentrazione di THC superiore al 60%), mentre il quarto gruppo non ha assunto nessuna sostanza. L’app Zoom è stato il medium utilizzato dagli studiosi per osservare il comportamento dei volontari mentre fumavano i fiori di cannabis ad alta potenza e per sottoporli poi ad alcuni test cognitivi.
I risultati sono stati sorprendenti: non sono stati rilevati impatti sulle capacità decisionali in chi aveva usato la sostanza rispetto a chi non ne aveva fatto uso; inoltre, i consumatori di cannabis hanno ottenuto buoni risultati anche ai test sulla memoria e, in particolare, sull’abilita di ricordare sequenze di eventi. Tuttavia, chi ha fumato i fiori di cannabis ha dimostrato delle défaillance per quanto riguarda le attività di ‘richiamo libero’ (free recall)– ovvero nel ricordare più parole o immagini possibili all’interno di un test – rispetto a chi non ha fumato nulla. questi risultati si mostrano in contrasto con un piccolo numero di studi precedenti che avevano dimostrato gli effetti positivi della cannabis sulla memoria.
Fonte: Scientific Reports
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