La Candida Auris è un fungo che potrebbe portare a un’altra grave emergenza sanitaria. Davvero deve farci così paura?
Mentre il mondo sta lottando per contenere la pandemia da coronavirus, gli scienziati americani mettono in guardia contro la Candida Auris, un fungo che potrebbe portare a un’altra grave emergenza sanitaria. Ma cos’è la Candida Auris? E davvero deve farci così paura?
Identificato in Asia nel 2009, già la Agência Nacional de Vigilância Sanitária (Anvisa) brasiliana aveva nei mesi scorsi emesso un avviso circa un’indagine in corso sul possibile primo caso positivo nel paese del fungo killer, diventato uno dei più temuto al mondo.
Ora, i Centers for Disease Control and Prevention (CDCP) statunitensi sono convinti che la Candida Auris, un fungo che assomiglia alla peste nera, sia in grado di provocare una grave epidemia come il coronavirus (o anche peggio) perché si sta diffondendo rapidamente.
Hanno infatti definito il fungo “il patogeno perfetto”, che può essere responsabile di una pandemia molto grave.
Cos’è la Candida Auris
Secondo quanto si legge dallo studio pubblicato su Bmj, la Candida Auris è un’infezione fungina (fungo lievitiforme) isolata nel 2009 in Giappone. Nel corso degli anni si è diffusa in numerose nazioni, come Corea del Sud, Regno Unito, India, Kuwait e un ceppo di Candida Auris è stato identificato anche negli Stati Uniti nel 2013.
Questo tipo di Candida preoccupa perché quasi tutti i ceppi isolati sono risultati resistenti al fluconazolo, più della metà al voriconazolo, un terzo alla amfotericina B e molti alle echinocandine e i sintomi che fa comparire sono molto simili a quelli di una comune influenza.
La pericolosità di questo microrganismo sta infatti nel fatto che andrebbe trattato con antimicotici cui è via via riuscito a diventare resistente: più del 90% delle infezioni da Candida Auris sono risultate resistenti ad uno o più farmaci e secondo i CDC quasi il 50% dei pazienti che contraggono questo tipo di candida muore entro 90 giorni. Si tratta soprattutto di anziani, fumatori, diabetici e persone con disturbi autoimmuni.
Candida Auris in Europa
I casi registrati negli Stati Uniti sono 587 dal 2013 ma anche l’Europa non è certo immune dal problema. Nel 2018, infatti, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha diffuso una valutazione sui rischi legati alla Candida Auris di cui si sono registrati casi in Austria, Francia, Germania, Norvegia ma soprattutto Regno Unito e Spagna.
Dal 2013 al 2017 si sono contati 620 casi e nessuno in Italia.
Fonti: CDCP
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