Non ci si ammala di cancro per sfortuna: le cause sono nell’ambiente. La nuova ricerca tutta italiana

No, di cancro non ci si ammala per caso, né per sfortuna. Le cause della malattia sono da ricercare nell'ambiente e nello stile di vita. Lo hanno definitivamente accertato, mettendo la parola fine a un dibattito scientifico annoso, gli autori di un rivoluzionario e recentissimo studio pubblicato su 'Nature Genetics'.

No, di cancro non ci si ammala per caso, né per sfortuna. Le cause della malattia sono da ricercare nell’ambiente e nello stile di vita. Lo hanno definitivamente accertato, mettendo la parola fine a un dibattito scientifico annoso, gli autori di un rivoluzionario e recentissimo studio pubblicato su ‘Nature Genetics’.

A essere state indagate dal team tutto italiano, co-guidato da Piergiuseppe Pelicci, Direttore della Ricerca all’Istituto Europeo di Oncologia e Professore di Patologia Generale al”Università di Milano, sono le ‘traslocazioni cromosomiche’, le alterazioni geniche fra le più frequenti e importanti per lo sviluppo dei tumori. Ed esse non avvengono affatto casualmente, come precedentemente sostenuto da 3 studi pubblicati sulla rivista Science e condotti da Bert Volgestein, dell’Università John Hopkins della Pennsylvania.

Le traslocazioni, invece, sono la conseguenza di un particolare tipo di danno a carico del Dna, ossia la rottura della doppia elica.

“Come per le mutazioni, pensavamo che questo tipo di danno avvenisse casualmente nel genoma, ad esempio durante la divisione cellulare come ipotizzato da Vogelstein. Al contrario, però, studiando le cellule normali e tumorali del seno, abbiamo scoperto che né il danno al Dna né le traslocazioni avvengono casualmente nel genoma. Il danno avviene all’interno di geni con particolari caratteristiche e in momenti precisi della loro attività. Si tratta di geni più lunghi della media e che, pur essendo spenti (non stanno cioè producendo le molecole che trasferiscono la loro informazione, l’Rna), sono perfettamente attrezzati per accendersi (hanno tutte le molecole necessarie ma sono in pausa)”, spiega Gaetano Ivan Dellino, ricercatore IEO e di Patologia Generale dell’Università di Milano

Altro che sfortuna, quindi. Tutto è da ricercare nell’ambiente in cui viviamo e i nostri comportamenti (dall’apporto di energia, al tipo di microbi con cui conviviamo, passando per le sostanze che ingeriamo o con cui siamo a contatto). Abbiamo quindi un motivo scientifico in più per migliorare il nostro stile di vita e preservare il Pianeta, rendendolo più sano.

Quindi, riepilogando: no a fumo, alcol, obesità, inattività fisica, eccessiva esposizione al sole, dieta ad alto contenuto in zuccheri, carni rosse o processate, basso contenuto di frutta, legumi e vegetali. Solo così si potrebbe prevenire ben il 40% dei tumori!

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