Cancro. Una molecola prodotta dal papavero di oppio aiuta a combattere i tumori in modo naturale. Si chiama noscapina, si ottiene dal papavero dell'oppio ed è una sostanza alcaloide nota da tempo per le sue proprietà benefiche.
Cancro. Una molecola prodotta dal papavero di oppio aiuta a combattere i tumori in modo naturale. Si chiama noscapina, si ottiene dal papavero dell’oppio ed è una sostanza alcaloide nota da tempo per le sue proprietà benefiche.
Usata in passato per curare i sintomi e le cause della tosse, questa particolare sostanza, prodotta naturalmente da una specie particolare di papavero, è stata recentemente rivalutata dalla scienza per le sue proprietà anticancro, perché è in grado di fermare la divisione delle cellule. Tanto che un gruppo di ricercatori britannici e australiani dell’Università di York – coordinati dal professor Thilo Winzer – ha deciso di studiare questa pianta in modo attento e meticoloso per scoprire come ottenere la noscapina in laboratorio e capire nel dettaglio le sue fasi di riproduzione.
I ricercatori sono partiti dal papavero dell’oppio della Tasmania, la specie che presenta i più alti valori di noscapina, lo hanno incrociato con altre varietà di papavero, e sono arrivati a concludere che alcuni geni presenti esclusivamente nei papaveri della Tasmania vengono ereditati tutti insieme.
”Ci siamo meravigliati di scoprire che questo insieme di geni codifica quasi l’intero meccanismo di produzione della noscapina – ha commentato entusiasta Ian Graham, direttore del Centre for Novel Agricultural Products dell’Università di York, che ha partecipato come autore al progetto di studio – Questo ci permette di definire tutti i passaggi necessari coinvolti nel meccanismo”.
Da qui l’idea di riprodurre in laboratorio questa molecola per averla disponibile in maggiori quantità nella cura del cancro. I ricercatori hanno quindi isolato, sequenziato e analizzato il gene di questo particolare papavero.
Risultato?
I ricercatori hanno scoperto che gene di questa pianta è l’unico responsabile di tutti i processi di biosintesi della noscapina, ma c’è di più: se il gene è presente nel genoma in doppia copia, la pianta produce alti livelli di noscapina, se invece ce n’è solo una, la quantità della sostanza ottenuta è inferiore.
Un’informazione preziosa, che permetterà ai ricercatori di avviare una produzione maggiore di questo papavero:
“Su queste preziose informazioni, che serviranno per avviare una produzione più efficiente della pianta e della noscapina, – ha concluso Graham – potrà contare un domani la lotta ai tumori“.
Verdiana Amorosi
Info sullo studio originale qui