Cancro: l’olio EVO riduce del 31% il rischio di “qualsiasi tipo di tumore”, secondo una revisione di 45 studi

L'olio extra vergine d'oliva potrebbe ridurre il rischio di tutte le forme di cancro del 31%, grazie al suo profilo antiossidante unico. La conferma di una recente meta-analisi di 45 studi

Si sa, la ricerca sul cancro e la crescente diffusione del suo trattamento, ha certamente aiutato la malattia a diventare più sopravvivibile. Inoltre, sono noti gli effetti benefici della dieta nella prevenzione del cancro, secondo cui alcuni ingredienti sarebbero in grado di ostacolare la crescita del cancro grazie alla loro attività antiossidante.

Vari studi hanno suggerito come tali effetti benefici siano particolarmente evidenti nelle persone che consumano regolarmente olio extra vergine d’oliva e come quest’ultimo possa svolgere un ruolo importante nel ridurre il rischio di cancro.

In tal senso, si è già parlato nelle numerose proprietà benefiche dell’olio extra vergine d’oliva, quale fonte di acidi grassi essenziali, alleato nella prevenzione di malattie cronico degenerative, utile contro lo stress ossidativo e la formazione dei radicali liberi. Tra queste, sono note anche le sue proprietà antitumorali in quanto l’olio extravergine è una delle principali fonti di polifenoli, sostanze naturali con proprietà antiossidanti e con potenziali benefici per la salute umana.

A confermare ciò è una recente meta-analisi di 45 studi, la quale avrebbe evidenziato come un più alto consumo di olio d’oliva sia stato associato ad una probabilità inferiore del 31% di sviluppare qualsiasi tipo di cancro. Vediamo insieme i dettagli dello studio.

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Lo studio

Questa revisione sistematica e meta-analisi si è posta l’obiettivo di indagare l’associazione tra consumo di olio extra vergine d’oliva, rischio di cancro e relativa prognosi, mirando a stabilire il ruolo dell’assunzione di questo nella prevenzione e nella sopravvivenza del cancro.

Dalle analisi effettuate sono emerse disparità significative nel rischio di cancro tra gli individui che hanno consumato regolarmente olio extra vergine d’oliva e le persone che non lo hanno fatto. Più specificamente, il più alto consumo di olio d’oliva è stato associato a una probabilità inferiore del 31% di sviluppare qualsiasi tipo di cancro, anche se una protezione maggiore è stata riscontrata per il cancro al seno, gastrointestinale e del tratto urinario.

Tale effetto è in gran parte attribuito alla composizione eccezionale dell’olio EVO, ricca di acidi grassi monoinsaturi, squalene e composti fenolici. Si tratta, dunque, di forti proprietà antiossidanti in grado di limitare lo stress ossidativo cellulare e il danno al DNA.

In conclusione, i risultati di questa meta-analisi rappresentano una preziosa prova degli effetti protettivi dell’olio extra vergine d’oliva contro lo sviluppo del cancro.

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Fonte: nih.gov

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