Secondo una recente ricerca un batterio probiotico presente nel nostro intestino potrebbe alimentare la crescita delle cellule tumorali.
Il tasso di sopravvivenza in caso di cancro al pancreas è del 10,8%, e ciò rende questo tipo di tumore uno dei più aggressivi. Una delle ragioni principali di questo basso tasso di sopravvivenza è che il cancro del pancreas è ampiamente resistente agli approcci terapeutici, inclusa l’immunoterapia.
Alcune ricerche suggeriscono che la diversità dei batteri intestinali è correlata ai tassi di sopravvivenza. Ad esempio, uno studio ha scoperto che i trapianti di microbiota fecale (FMT) da sopravvissuti a lungo termine al cancro del pancreas hanno ridotto le dimensioni del tumore. Tuttavia, la FMT dei sopravvissuti a breve termine ha aumentato le dimensioni del tumore. Capire come il microbioma influenzi le dimensioni del tumore al pancreas potrebbe aprire la strada a nuovi trattamenti. (Leggi anche: Tumore al pancreas: sintomi, fattori di rischio, percentuale di sopravvivenza)
Lo studio
Uno studio recente ha individuato come i batteri intestinali influenzino lo sviluppo di questo tipo di cancro. E’ stato scoperto che un genere di batteri intestinali chiamato Lactobacillus interagisce con cellule immunitarie chiamate macrofagi. I macrofagi svolgono un ruolo importante nella crescita del tumore, e la loro presenza può innescare una cascata di effetti che possono portare alla crescita del tumore stesso.
Questa ricerca si è concentrata sulle correlazioni negative del microbioma con il cancro, e suggerisce che in alcune condizioni, la composizione del microbioma potrebbe avere un impatto negativo. Ricerche precedenti mostrano che l’amminoacido triptofano si metabolizza in composti noti come indoli. Gli indoli attivano i recettori degli idrocarburi arilici (AhR), che regolano le cellule immunitarie, comprese le cellule T, le cellule dendritiche e i macrofagi.
In particolare, l’attivazione di AhR dei macrofagi ha legami con l’immunosoppressione, la resistenza alla chemioterapia e l’aumento della crescita del tumore.
Sulla base di questi risultati, i ricercatori hanno analizzato se i batteri intestinali guidano la crescita del tumore, inducendo l’attività AhR nei macrofagi associati alla malattia, e dai risultati ottenuti hanno potuto vedere come i lattobacilli presenti nel microbioma siano in grado di aumentare e favorire la crescita del tumore.
Ricerche precedenti hanno suggerito che i batteri del genere Lactobacillus producono indoli dalla metabolizzazione del triptofano. Questi batteri sono anche importanti motori dell’attività AhR tra le cellule mieloidi nelle malattie infiammatorie. Le cellule mieloidi sono cellule immunitarie derivate dal midollo osseo.
Il team ha provato a rimuovere i lattobacilli tramite l’antibiotico ampicillina, e ha visto come le dimensioni del tumore diminuivano. Ulteriori test hanno rivelato che il trattamento con ampicillina ha aumentato la diversità microbica fecale di alcuni batteri, e ridotto i livelli di Lactobacillus. Il team ha quindi condotto un esperimento per vedere se la rimozione del triptofano dalla dieta influisce sulla crescita del tumore; dopo 10 giorni, i tumori erano due volte più piccoli.
Gli scienziati hanno concluso che l’inibizione della funzione AhR riduce la crescita del tumore del pancreas, e che ciò può essere ottenuto farmacologicamente tramite un inibitore di AhR, una dieta priva di triptofano o un ciclo di ampicillina; ovviamente, al momento sono necessarie ulteriori studi e analisi per arrivare a una terapia efficace.
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Fonte: Science Daily
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