25mila bambini prematuri in più: i cambiamenti climatici aumentano anche il rischio di parto pretermine

I cambiamenti climatici aumentano il rischio di parto pretermine nelle donne in gravidanza, mettendo a rischio la salute dei neonati, lo rivela uno studio.

La gravidanza è un periodo particolarmente delicato per le donne che, durante i 9 mesi, per assicurare il benessere del bimbo in arrivo, devono prestare attenzione a tutta una serie di piccole cose, dall’alimentazione alla salute. Perché incinta, si sa, anche una semplice influenza va tenuta sott’occhio.

E ora, a complicare la situazione, ci si mette l’esposizione alle alte temperature dovute ai cambiamenti climatici che, secondo uno studio pubblicato su Nature Climate Change, aumenta il rischio di partorire in anticipo rispetto alle scadenze, a tutto svantaggio dei nascituri, più esposti in questo caso a problemi di vario genere.

Lo studio ha preso in esame 56 milioni di nascite negli Usa dal 1969 al 1988, e ha scoperto che circa 25.000 bambini all’anno erano nati precocemente a causa del clima imprevedibilmente caldo. Difatti nei periodi in cui le temperature toccavano i 32,2° centigradi o più, il numero di nuovi nati aumentava, accorciando le gravidanza fino a 2 settimane.

Un tempo che può sembrare breve e quindi superfluo, ma che secondo gli studiosi influisce sui bambini aumentando le probabilità di sviluppare problemi respiratori, pressione alta e condizioni neurologiche.

Perché succede? Perché il calore, secondo gli studiosi, probabilmente aumenta i livelli di ossitocina nel corpo, ormone rilasciato durante il travaglio e il parto, e provoca stress cardiovascolare o perdita di sonno nelle donne incinte, innescando il travaglio precoce.

Secondo uno degli autori, Alan Barreca, un modo semplice per risolvere il problema potrebbe essere l’utilizzo dell’aria condizionata, tuttavia essa non è disponibile ovunque perché molte persone nel mondo non vi hanno accesso. Senza contare che contribuisce alle emissioni, creando un altro problema che a sua volta si riversa sul clima, in un circolo vizioso senza fine.

Dato che la situazione del riscaldamento globale non sta migliorando, secondo questo studio le nascite precoci nei prossimi anni potrebbero aumentare, stimando una media annuale di 42.000 bambini. E secondo gli stessi autori entro la fine del secolo, negli USA, nascerà pretermine un bambino su cento.

Ulteriore, ennesimo, motivo per intervenire e cambiare rotta al più presto!

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