Questi “calzini intelligenti” aiutano malati e anziani a prevenire le cadute

Anziani e malati neurologici rischiano cadute e fratture dalle conseguenze spesso invalidanti, ma con questi calzini le cose potrebbero cambiare

Gli anziani, anche nei movimenti quotidiani che a noi appaiono più semplici, corrono il rischio di cadere e subire fratture ossee. Se consideriamo che la maggior parte delle persone non più giovani soffre di osteoporosi, non è difficile immaginare le problematiche connesse al recupero della mobilità in età avanzata. Purtroppo, non esistono attualmente metodi di prevenzione e contenimento delle cadute.

Ma le cose potrebbero presto cambiare, a beneficio dei pazienti più fragili. Per limitare al minimo il rischio di caduta (e di frattura) nei pazienti anziani come anche in quelli che manifestano problemi di mobilità, infatti, un team di ricercatori statunitensi ha messo a punto dei “calzini intelligenti” in grado di ridurre drasticamente i tassi di caduta di chi li indossa.

I calzini si chiamano PUP (Patient Is Up) e cono costituiti da un tessuto tecnologico dotato di sensori di pressione: essi avvertono gli operatori sanitari più vicini alla stanza nel caso in cui il paziente si stia alzando senza assistenza, permettendo un loro tempestivo intervento.

Le cadute possono essere evitate quando c’è una persona sana che fornisce assistenza al paziente, ma molto spesso i malati provano ad alzarsi dal letto o dalla sedia senza aspettare la presenza di un infermiere o di un operatore sanitario.

Questi calzini sono stati testati, per un periodo di tredici mesi, su 569 pazienti ricoverati presso nei reparti di neurologia e neurochirurgia dell’Ohio State’s Brain and Spine Hospital e affetti da ictus, epilessia e malattie neurologiche degenerative.

Si stima fra questi pazienti un tasso di caduta di 4 ogni mille giorni/paziente, mentre indossando i calzini, nessuno dei pazienti che seguivano un protocollo di rischio è caduto per tutta la durata dello studio, oltre 2.211 giorni.

Attualmente, le misure di prevenzione delle cadute si concentrano sull’educazione del paziente o sull’istallazione di sensori di pressione sul letto o sulla sedia, che danno l’allarme non appena il paziente tenta di alzarsi – magari per raggiungere il bagno. Malgrado siano molto diffusi, non risultano essere efficaci nel prevenire le cadute negli ospedali e nelle cliniche private.

Ciò dipende dal fatto che molte segnalazioni si rivelano essere un falso allarme e questo grava sugli operatori sanitari, costretti a correre anche quando non ce ne sarebbe bisogno o al contrario a trascurare segnalazioni di bisogno reali.

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Fonte: Journal of Nursing Care Quality

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