Un nuovo studio ha rivelato che anni e anni di breakdance e capriole sulla testa possono causare una protuberanza dolorosa sul cranio.
I breakdancer sfidano la gravità, ma in alcuni casi quest’arte può avere delle conseguenze come il caso di un ballerino che dopo quasi vent’anni di giri sulla testa, ha notato qualcosa di strano: una protuberanza dolorosa, annidata sulla sommità del cuoio capelluto, che stava diventando più grande.
I medici hanno pubblicato un caso clinico su una lesione rara e insolita, chiamata “rigonfiamento da breakdance” o “buco da testa”. I breakdancer, o “breakers” come loro stessi si definiscono, sono consapevoli del fenomeno da anni, ma è in gran parte sfuggito allo sguardo della letteratura medica. Ora, grazie al caso di una paziente, la condizione sta finalmente attirando l’attenzione dei medici.
Lo studio
Questa rara condizione si sviluppa a causa dei ripetuti attriti tra il cuoio capelluto e il pavimento. Il ballerino, che praticava gli headspin da oltre 19 anni, ha riferito di essersi allenato cinque volte a settimana per 1,5 ore a sessione. Ogni volta trascorreva dai due ai sette minuti a girare sulla testa.
Il nodulo, spesso circa un pollice, divenne così esteticamente sgradevole che la ballerina in pubblico fu costretta a indossare un cappello per nasconderlo.
Quando finalmente cercò aiuto, si rivolse ai medici dell’ospedale universitario di Copenaghen. Il team iniziò a interrogarsi su cosa ha potuto causare questa misteriosa protuberanza, e una risonanza magnetica mostrò che ormai aveva uno spessore di più di un pollice, ma non era maligna.
Il colpevole? Traumi ripetuti al cuoio capelluto dovuti ad anni di giramento di testa. I medici lo chiamavano un “infortunio da uso eccessivo”, simile a quello che soffrono gli atleti a causa dell’usura costante di una particolare parte del corpo. In questo caso, il danno si è concentrato sulla pelle e sui tessuti molli del cuoio capelluto, creando quello che i medici nel rapporto chiamano il “segno della testa di cono”.
La condizione inizia tipicamente con la caduta dei capelli, seguita dalla formazione di una massa dovuta a traumi ripetuti al cuoio capelluto.
Sebbene infortuni legati alla breakdance come questo siano rari, non sono impossibili. In effetti, questa non era la prima volta che un ballerino si trovava ad affrontare un problema del genere. Ma il caso fa luce sui rischi più ampi che devono affrontare i ballerini. Il dottor Christian Baastrup Sondergaard, uno degli autori del caso clinico, afferma che coloro che notano i primi segni di “breakdance bulge” dovrebbero considerare di ridurre o evitare di ballare sulla testa.
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Fonte: BMJ ase Reports
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