Un braccialetto smart in grado di monitorare il cuore 24 ore su 24 potrà prevedere un eventuale episodio di ictus e salvare la vita.
Un braccialetto smart sarà in grado di monitorare costantemente il cuore, rilevare una eventuale fibrillazione atriale in maniera non invasiva e prevenire così un ictus in tempo reale.
Si tratta di uno strumento innovativo progettato da un gruppo di imprenditori e cardiologi ICT spagnoli in collaborazione con l’Ospedale La Fe di Valencia e nato per prevenire un ictus con un monitoraggio quotidiano e costante.
La fibrillazione atriale è una delle aritmie che provoca moltissimi casi di ictus ed è una patologia che spesso si rivela subdola: molte persone si rendono conto di soffrirne solo quando hanno già avuto un ictus. Ma la start up Rithmi ha messo a punto un braccialetto che avverte il paziente nel momento in cui è in atto proprio una fibrillazione atriale.
Ogni anno, più di 110mila persone soffrono di questa malattia, di queste il 50% rimane in vita con serie conseguenze oppure non sopravvive affatto.
Dietro questa soluzione ci sono un imprenditore valenziano, Óscar Lozano, e suo padre, un medico specialista in campo cardiovascolare: insieme, dopo anni di ricerche, hanno sviluppato un algoritmo che monitora una persona 24 ore al giorno e avverte quando potrebbe aver avuto un episodio di fibrillazione atriale.
Attualmente in fase di certificazione europea, il braccialetto smart avrebbe un’affidabilità del 94%. Una volta che il paziente è stato informato della possibile fibrillazione atriale, lo stesso braccialetto esegue un elettrocardiogramma e invia i risultati al medico.
“In questo modo riduciamo molto i falsi positivi perché facciamo un doppio controllo e informiamo contemporaneamente il medico curante”, spiega il CEO e co-fondatore della startup, Óscar Lozano.
Come funzionerà Rithmi
La tecnologia RITHMI è un sistema di registrazione basato sul photoplethysmography (PPG), una tecnica che misura attraverso un sensore l’intensità della luce riflessa dalla superficie dei globuli rossi e dalla pelle e indica il funzionamento del flusso sanguigno e il volume di sangue in ogni area. In questo modo, il braccialetto riceve un’onda di impulsi dal cuore, che consente di identificare la frequenza del battito e rilevare le aritmie durante qualsiasi attività.
I dati ottenuti vengono inviati dal wearable a un’applicazione mobile che memorizza i dati e crea avvisi in caso di valori anomali.
Attualmente il dispositivo è in attesa di ottenere la certificazione per poter essere commercializzato, ma proseguono i test su alcuni pazienti dell’ospedale di Valencia.
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