Bisfenolo A: scoperto effetto collaterale dell’esposizione in utero sulle bambine

Le piccole, esposte alle sostanze chimiche durante la gestazione, hanno più probabilità di accusare problemi respiratori durante l'età scolare

Un nuovo studio condotto su oltre 3.000 mamme e bambini provenienti da sei Paesi europei ha analizzato i possibili effetti dell’esposizione al bisfenolo A, avvenuta in fase prenatale, sulla salute respiratoria durante l’infanzia, riscontrando un aumento del rischio di insorgenza di problemi respiratori quali asma e respiro sibilante nelle bambine in età scolare.

Come già spiegato in diversi articoli, i bisfenoli sono sostanze chimiche assai diffuse, utilizzate nella produzione di plastica e resine e pertanto presenti in molti oggetti di uso quotidiano – come per esempio lattine, giocattoli, borracce.

Di queste, il più noto è certamente il bisfenolo A (BPA), ampiamente usato nella produzione di contenitori per alimenti e identificato come interferente endocrino dall’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA), che nel 2017 lo ha inserito nell’elenco delle sostanze “molto preoccupanti”. Da allora l’utilizzo del BPA è stato progressivamente limitato, ma non ancora del tutto abolito purtroppo.

(Leggi anche: Non solo Bisfenolo A: “anche il Bisfenolo B è un interferente endocrino”, la Francia chiede nuove regole)

È noto che i bisfenoli sono presenti anche nel latte delle donne esposte al contatto con queste sostanze chimiche, e possono attraversare la barriera placentare fino a giungere al feto durante la gestazione. Alla luce di ciò, i ricercatori hanno raccolto dati clinici e questionari di circa 3.000 mamme e dei loro bambini nel periodo compreso fra il 1999 e il 2010.

L’esposizione ai pericolosi bisfenoli è stata registrata attraverso le analisi delle urine delle mamme e dei piccoli. Questi ultimi sono stati sottoposti inoltre a test clinici per valutare lo stato di salute respiratoria (tra questi, la spirometria). L’analisi dei campioni di urina ha rilevato un’elevata presenza di BPA nel 90% dei casi esaminati.

Ma non solo: si è osservata infatti, solo nelle bambine, un’associazione fra alti livelli di BPA nell’urina delle mamme durante la gravidanza e un aumento del rischio di asma e respiro sibilante in età scolare. Un’associazione simile non è stata riscontrata nei bambini o nel caso di esposizione ad altri tipi di bisfenolo.

I nostri risultati dimostrano ancora una volta che il bisfenolo A ha un impatto negativo sulla salute respiratoria durante l’infanzia – spiega la ricercatrice Alicia Abellàn, fra gli autori dello studio. – Riteniamo che l’effetto possa essere dovuto al fatto che i bisfenoli possono attraversare la barriera placentare e interferire con il sistema respiratorio e immunitario del bambino durante la fase di sviluppo.

Ma come si può spiegare un effetto diverso per maschi e femmine, a fronte di un’esposizione simile fatta dalle mamme durante la gravidanza? Come abbiamo detto, il BPA è un interferente endocrino, che svolge quindi un’azione a livello degli ormoni sessuali. Questo potrebbe spiegare le differenze negli effetti che queste sostanze hanno a seconda del sesso della persona esposta.

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Fonte: Environment International

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