La biotina, prima conosciuta come vitamina H, oggi fa parte del complesso delle vitamine del gruppo B. Scopriamo a cosa serve questa sostanza, i possibili sintomi di carenza e in quali cibi è più presente.
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La biotina, prima conosciuta come vitamina H, oggi fa parte del complesso delle vitamine del gruppo B. Scopriamo a cosa serve questa sostanza, i possibili sintomi di carenza e in quali cibi è più presente.
Nel corso degli anni, e a seconda di diverse classificazioni fatte dagli studiosi di vitamine nel mondo, la biotina ha assunto diverse denominazioni: vitamina H, vitamina I, B7 e B8. Meglio dunque per non creare confusione parlare di biotina, nomenclatura accettata a livello internazionale.
Scopriamo le caratteristiche e funzionalità di questa sostanza.
Biotina, proprietà
La biotina funge da coenzima per diverse reazioni all’interno del nostro organismo ed è in grado di:
- Trasformare i carboidrati in energia: tutte le vitamine del gruppo B, e quindi anche la biotina, aiutano l’organismo a trasformare i carboidrati che assumiamo in glucosio e dunque a ricavare energia utile al corpo.
- Metabolizzare grassi e proteine: le stesse vitamine aiutano anche l’organismo a metabolizzare meglio grassi e proteine.
- Favorire l’utilizzo di altre vitamine e sostanze importanti come acido folico e vitamina B12 e aiutare la sintesi di vitamina C.
- Far funzionare correttamente il sistema nervoso.
- Aiutare pelle, capelli e unghie: non a caso la biotina viene spesso consigliata in caso di caduta di capelli o unghie fragili e si trova nella composizione di molti prodotti cosmetici.
- Regolare il funzionamento del midollo osseo.
- Fondamentale in gravidanza: oltre al più noto acido folico anche questa vitamina favorisce la corretta crescita embrionale.
- Agisce sulle ghiandole sebacee: la biotina può essere utile nel trattamento della dermatite seborroica dato che regola la produzione di sebo a livello cutaneo.
- Insieme al cromo contro il diabete: alcuni studi preliminari indicano che una combinazione di biotina e cromo potrebbe migliorare il controllo degli zuccheri nel sangue nelle persone affette da diabete di tipo 2, ma non sembra che la biotina da sola abbia lo stesso effetto.
- Effetto antidepressivo: dato che la biotina agisce sulla produzione di energia si è notato anche un suo effetto nei confronti della depressione ovviamente se questa è dovuta a carenze di tipo fisico.
Non tutte le proprietà della biotina sono ancora state confermate da studi clinici approfonditi e tanto ancora si deve scoprire sulle funzioni di questa sostanza all’interno del corpo e su come realmente può essere utilizzata per la nostra salute.
Biotina, fonti
Come tutte le vitamine del gruppo B, anche la biotina è solubile in acqua ed il corpo dunque non è in grado di conservarla. Tuttavia, alcuni batteri buoni nell’intestino sono in grado di sintetizzare almeno in parte questa vitamina che va comunque assunta quotidianamente attraverso una serie alimenti di uso comune che la contengono.
La biotina si trova nei seguenti cibi:
- lievito di birra
- uova (soprattutto nel tuorlo)
- sardine
- noci
- mandorle
- arachidi
- noci pecan
- soia
- legumi
- cereali integrali
- cavoli
- banane
- funghi
- carne
- pesce di mare
- latte e formaggi
- vegetali e frutta (anche se si tratta di una biotina meno biodisponibile)
Le tecniche di trasformazione alimentare possono distruggere la biotina, gli alimenti così come sono contengono dunque maggiori quantità di questa sostanza.
Anche mangiare uova crude riduce il quantitativo di biotina in quanto nell’albume vi è un proteina (avidina) che se non viene cotta riduce l’assorbimento di questa vitamina.
Biotina, dose giornaliera
Non esiste una vera e propria dose giornaliera raccomandata di biotina, le indicazioni internazionali in merito sono un po’ discordanti. Tendenzialmente, a seconda dell’età e delle caratteristiche della persona, si pensa che occorrano da 30 a 100 µg giornalieri di questa vitamina. C’è da sottolineare però che anche se si assume in quantitativo maggiore, dato che si tratta di una vitamina idrosolubile, non si rischia alcun tipo di tossicità (almeno fino a 10 mg/die).
Biotina, sintomi carenza
Difficile essere carenti di biotina dato che il nostro organismo è in grado di sintetizzarla a livello intestinale e in più la assumiamo ogni giorno tramite il cibo. Esistono comunque casi di carenza in cui possono comparire sintomi come:
- caduta dei capelli
- pelle secca e squamosa
- screpolature agli angoli della bocca
- lingua gonfia, dolorosa e arrossata
- secchezza degli occhi
- perdita di appetito
- affaticamento
- insonnia
- depressione
La carenza può essere dovuta a diverse cause tra cui l’assunzione di alcuni farmaci (ad esempio gli antibiotici che distruggono la flora batterica che sintetizza questa vitamina), una dieta squilibrata o la presenza di malattie che rendono difficile assorbire le sostanze nutritive (ad esempio il morbo di Crohn).
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Integratori di biotina
La biotina sotto forma di integratore si usa soprattutto in combinazione con altre vitamine (ad esempio all’interno di un multivitaminico) oppure viene inserita in prodotti utili a rafforzare unghie e capelli.
Francesca Biagioli