Un recente studio ha analizzato i livelli delle sostanze principali contenute all’interno delle bevande energetiche, sottolineando la necessità di abbassarne i limiti per scongiurare i rischi per la salute
Il consumo di bevande energetiche è in aumento a livello globale, e crescono anche le prove e le preoccupazioni sui potenziali rischi per la salute.
La caffeina (generalmente 32 mg/100 ml) insieme a un’ampia varietà di altri componenti attivi come la taurina (solitamente 4000 mg/L) e il D-glucuronolattone (generalmente 2400 mg/L) sono gli ingredienti principali di queste bevande.
Gli autori della ricerca hanno affermato che:
C’è una crescente preoccupazione globale per i potenziali rischi e l’attuale percezione di basso rischio associata a queste bevande. In generale, l’evidenza correla gli energy drink con un aumento significativo delle probabilità di insonnia (e nervosismo/attività), ansia, depressione, impulsività e scarso rendimento scolastico, tra gli altri .
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Lo studio
Il nuovo studio mirava a valutare le esposizioni a caffeina, taurina e D-glucuronolattone da energy drink in vari scenari di consumo e profili di consumatore, e a caratterizzare i rischi valutando l’assunzione di caffeina e taurina con i loro valori di riferimento, calcolando il margine di sicurezza per quanto riguarda il D-glucuronolattone.
Mentre i risultati della valutazione dell’esposizione hanno mostrato che l’assunzione di caffeina dalle bevande energetiche variava da 80 a 160 mg (1,14–4 mg/kg di peso corporeo), la caratterizzazione del rischio ne ha stimati alcuni che potrebbero essere gestiti con raccomandazioni in base al peso della persona, in modo da prevenire disturbi del sonno, e non solo, legati al consumo di caffeina.
I risultati hanno suggerito che i consumatori con un peso corporeo di 40 kg sono a rischio di disturbi del sonno con un consumo pari o superiore a 250 ml, mentre un consumo pari o superiore a 500 ml può portare anche altre problematiche di salute.
Coloro che pesano 60 kg circa e assumono più di 250 ml di caffeina hanno anche maggiori probabilità di soffrire di disturbi del sonno, mentre un consumo inferiore ai 500 ml non ha portato rischi per la salute.
In conclusione, secondo i ricercatori la gestione dei rischi richiede un quadro giuridico europeo consono per limitare il consumo delle bevande energetiche e, soprattutto, abbassare i limiti massimi di componenti attivi, come taurina e caffeina.
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Fonte: Nutrients
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