Gli integratori di omega-3 avrebbero un effetto positivo nei pazienti affetti da Alzheimer, rallentando il deterioramento cognitivo
Il 21 settembre è la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, riproponiamo questo recente studio che rivela che gli integratori a base di acidi grassi omega-3 avrebbero un effetto positivo sulla memoria nei pazienti affetti da Alzheimer, rallentando il deterioramento cognitivo dovuto alla malattia
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno condotto uno studio che ha messo per la prima volta in relazione i danni provocati dall’Alzheimer e l’assunzione di integratori di omega-3. Lo studio è stato condotto su un piccolo gruppo di persone affette da Alzheimer (33 persone): ad alcuni di questi (18 persone) sono stati somministrati integratori a base di acidi grassi omega-3 al mattino e alla sera; gli altri partecipanti non hanno assunto nessun tipo di integratore.
Durante il periodo dello studio (sei mesi), sono stati raccolti e analizzati campioni di fluido spinale di tutti i partecipanti, che sono stati sottoposti anche a diversi test di memoria. La funzionalità della memoria nei pazienti che hanno assunto gli integratori è rimasta stabile, mentre nei pazienti che non hanno assunto gli integratori si è osservato un peggioramento delle abilità mnemoniche. Tuttavia gli scienziati non hanno evidenziato differenze fra i due gruppi in relazione ai biomarkers nei campioni di fluido spinale.
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Interessante è il fatto che siano state osservate differenze nel progredire della malattia all’interno del gruppo di pazienti trattati con gli integratori: si è infatti registrato l’aumento di due dei marker connessi alle cellule nervose danneggiate dall’Alzheimer. Questo aumento dei marker, tuttavia, non ha avuto riscontri empirici nei test sulla memoria.
Questo studio pone le basi su una più ampia ricerca condotta alcuni anni fa dagli stessi autori su oltre 200 partecipanti affetti da lievi forme di Alzheimer: durante quello studio, i ricercatori provarono a capire se gli acidi omega-3 si trasferissero dagli integratori direttamente al cervello – con un esito positivo.
Anche se queste informazioni non sono sufficienti a rendere gli integratori di omega-3 parte essenziale nel trattamento dei pazienti con Alzheimer, si tratta comunque di un buon materiale da cui partire per condurre ulteriori test in questo senso. Gli scienziati, per ora, consigliano ai malati di Alzheimer di mantenersi attivi dal punto di vista fisico e di introdurre gli acidi grassi omega-3 all’interno della propria dieta – grazie all’alimentazione o sotto forma di integratori, per conservare più a lungo i propri ricordi e la propria capacità di ricordare.
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Fonte: IOS Press
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