Camminare a passo svelto è molto utile anche alle persone che soffrono di Arteriopatia Periferica. I risultati di un nuovo studio
Camminare fa bene ma se lo facciamo a passo svelto ci garantiamo dei vantaggi in più. Una nuova ricerca ha scoperto che la camminata ad alta intensità aiuta anche coloro che soffrono di Arteriopatia Periferica, malattia vascolare.
Periodicamente nuovi studi evidenziano effetti benefici del camminare sul nostro corpo ma anche sulla mente. Vi abbiamo parlato ad esempio della ricerca che ha rivelato che anche una camminata di 10 minuti offre diversi vantaggi e di un altro studio che ha mostrato come aumentare di 1000 passi le nostre passeggiate può farci guadagnare in longevità. (Leggi anche: Camminare anche solo 1000 passi in più al giorno ti allunga la vita. La conferma in questo studio).
Ora, un nuovo studio pubblicato su Jama, rivela un altro vantaggio del camminare a velocità elevata o a passo svelto, come comunemente definiamo questo tipo di camminata. Una sana abitudine che, secondo gli autori, è molto utile anche alle persone che soffrono di arteriopatia periferica, o malattia delle arterie periferiche.
Questa patologia comporta il restringimento delle arterie e un flusso sanguigno agli arti ridotto che può causare sintomi come dolore alle gambe quando si cammina, intorpidimento, freddo alle estremità, dolore e persino disfunzione erettile negli uomini. Si tratta di una patologia abbastanza comune tra le persone anziane.
Nello studio, gli autori hanno cercato di capire come camminare possa alleviare il disagio associato all’arteriopatia periferica. Per farlo, hanno preso a campione 305 persone che soffrono di tale patologia e hanno fatto eseguire loro un singolo test: camminare il più lontano possibile in 6 minuti.
Successivamente i partecipanti sono stati assegnati a uno dei due programmi di camminata: uno a bassa intensità e l’altro ad alta intensità. Quindi, per un anno intero, entrambi i gruppi hanno camminato per più di 50 minuti ogni giorno per 5 giorni alla settimana.
Dato il dolore associato all’arteriopatia, a coloro che camminavano a bassa velocità è stato chiesto di camminare a un ritmo considerato “comodo”. A chi camminava velocemente è stato chiesto invece di sostenere un’andatura che in realtà causava un po’ di dolore, che fosse un dolore moderato o grave. Alla fine dello studio, tutti i partecipanti hanno rifatto il test di camminata originale per vedere come erano progrediti.
I risultati hanno mostrato che coloro che hanno camminato più speditamente sono stati in grado di camminare per quasi 40 metri più lontano di quanto potessero fare prima del loro allenamento ad alta velocità. Chi invece camminava piano ha coperto una distanza inferiore rispetto a prima (di 7 metri).
Inoltre, i ricercatori ipotizzano che camminare a velocità più elevate, anche se dovesse essere più doloroso, potrebbe aiutare le arterie a sviluppare nuovi vasi sanguigni per favorire il flusso di sangue ai muscoli.
In conclusione, lo studio consiglia a tutte le persone che soffrono di arteriopatia periferica di camminare più velocemente, pensando che il disagio che eventualmente si prova sarà però utile a migliorare la propria condizione.
Ma questo studio è solo l’ultimo a supportare i benefici per la salute della camminata veloce. Altre ricerche hanno evidenziato che una camminata di 20 minuti a passo svelto ogni giorno potrebbe ridurre il rischio di morte fino al 30% (Leggi anche: Camminare in questo modo potrebbe farti guadagnare 20 anni di vita).
Inoltre, muovendoci celermente, bruciamo più calorie, abbiamo maggiore energia, aiutiamo le funzioni cerebrali e dormiamo anche meglio.
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Fonte: Jama
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