Per la prima volta Bayer ha vinto una causa contro chi accusava il suo Roundup a base di glifosato di aver provocato un cancro infantile
Il glifosato non è la causa scatenante del cancro infantile da cui è affetto Ezra Clark, un bambino californiano. Con queste motivazioni la giuria ha permesso di fatto a Bayer di vincere per la prima volta una causa intentata contro il suo Roundup, il controverso erbicida a base di glifosato.
Vi abbiamo parlato più volte dei processi a carico di Bayer AG, intentati da cittadini che accusano il Roundup di essere la causa della comparsa di tumori in adulti e bambini (in particolare di linfoma non Hodgkin). Ad oggi, tutti i procedimenti già conclusi hanno dato ragione ai querelanti, condannando la multinazionale a pesanti risarcimenti. Leggi anche: Il glifosato può causare il linfoma non Hodgkin, sconfitta schiacciante per la Bayer
Non a caso Bayer ha deciso di stanziare 2 miliardi di dollari per future richieste di risarcimento per cancro e ha anche fatto sapere che smetterà di vendere erbicidi a base di glifosato ai consumatori entro il 2023.
Ora, però, una giuria della California ha per la prima volta dato ragione alla multinazionale. La Bayer ha vinto il processo intentato da Destiny Clark, madre di Ezra, bambino che ha sviluppato il linfoma di Burkitt dopo essere stato esposto al Roundup che ha spruzzato sulle erbacce nella residenza di famiglia.
Vi avevamo già parlato della vicenda di Ezra in relazione al caso di Donnetta Stephens che in un’altra causa contro Bayer sta continuando a lottare insieme a suo figlio per confermare la correlazione tra l’utilizzo dell’erbicida e la comparsa del linfoma non Hodgkin.
La famiglia Clark ha citato in giudizio la Monsanto (oggi di proprietà della Bayer), per non aver avvertito del rischio cancro derivante dall’uso di Roundup.
Secondo la giuria, però, non è andata così: l’erbicida infatti non è stato considerato la causa scatenante di questa rara forma di tumore.
Dopo 3 precedenti verdetti contro Bayer, il quarto è a favore dell’azienda che ovviamente si ritiene soddisfatta e ha già affermato in una dichiarazione che la vittoria è coerente con decenni di scienza e ricerca che dimostrano la sicurezza del glifosato, l’ingrediente principale di Roundup.
La famiglia Clark ha fatto sapere che prenderà in considerazione la possibilità di appellarsi.
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Fonte: Reuters
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