Una bevanda psichedelica utilizzata dagli sciamani potrebbe risultare efficace per trattare la depressione? L’ayahuasca è una bevanda allucinogena utilizzata dai popoli dell’Amazzonia e delle Ande preparata da sciamani e curanderi durante i riti legati alla comunicazione con il divino e per la promozione della salute.
Una bevanda psichedelica utilizzata dagli sciamani potrebbe risultare efficace per trattare la depressione? L’ayahuasca è una bevanda allucinogena utilizzata dai popoli dell’Amazzonia e delle Ande preparata da sciamani e curanderi durante i riti legati alla comunicazione con il divino e per la promozione della salute.
Questa bevanda allucinogena è stata utilizzata per secoli dagli sciamani nelle cerimonie di guarigione e ora sta attirando l’attenzione degli scienziati come possibile trattamento per la depressione. Un gruppo di ricercatori provenienti dal Brasile ha da poco pubblicato i risultati del primo test clinico sui potenziali benefici terapeutici dell’ Ayahuasca. La bevanda viene preparata sotto forma di infuso a partire da materie prime vegetali.
Come riporta la rivista Nature, anche se lo studio ha incluso solo sei volontari e nessun gruppo di controllo con placebo, gli scienziati affermano che la bevanda ha iniziato a ridurre la depressione nei pazienti in poche ore e l’effetto era ancora presente dopo tre settimane.
Ora sono in corso studi più ampi per verificare al meglio i risultati ottenuti. Gli studi fanno parte di un progetto incentrato sulla volontà di scoprire i potenziali benefici terapeutici delle droghe psichedeliche o ricreative. Questo tipo di ricerche era stato vietato o limitato in gran parte del mondo mezzo secolo fa.
L’ayahuasca conterrebbe ingredienti considerati illegali in molti Paesi. Questa bevanda, secondo la tradizione amazzonica e andina, viene preparata a partire dalla corteccia di una pianta chiamata Banisteriopsis caapi e dalle foglie dell’arbusto Psychotria viridis.
In Sud America l’ayahuasca risulta in forte espansione dove ne è consentito l’uso religioso. Ogni anno migliaia di persone si recano in ritiro nella foresta pluviale per scoprire i suoi effetti psichedelici.
Nello studio in questione i ricercatori dell’Università di San Paolo, in Brasile, hanno somministrato una dose leggera di ayahuasca a sei volontari a cui era stata diagnosticata una depressione, da lieve a grave. Nessuno di loro aveva mai assunto prima questa bevanda. I ricercatori hanno utilizzato questionari clinici standard per monitorare i loro sintomi di depressione.
I miglioramenti sono stati osservati nel giro di due o tre ore, un effetto molto rapido rispetto agli antidepressivi convenzionali, che possono richiedere settimane per avere effetto. I benefici si sono rivelati significativi dal punto di vista statistico e dunque i ricercatori continueranno ad approfondire l’argomento.
Al momento ritengono che sia possibile che biochimicamente l’ayahuasca possa risultare utile per il trattamento della depressione. I risultati di un nuovo studio sull’ayahuasca condotto in doppio cieco, che ha avuto inizio a gennaio 2014, sarebbero promettenti e dovrebbero essere pubblicati entro la fine del 2015.
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