Un nuovo studio lancia l'allarme su alcune sostanze chimiche presenti nella plastica che potrebbero indurre l'obesità
Secondo un nuovissimo studio condotto dai ricercatori della Norwegian University of Science and Technology, guidati da Johannes Völker, alcune sostanze chimiche presenti nella plastica oltre ad essere pericolose per lo stato di salute sarebbero in grado di bloccare il metabolismo e incentivare l’aumento di peso corporeo fino all’insorgere dell’obesità.
Questi i risultati delle ricerche del team norvegese che ha analizzato 34 prodotti in plastica, dalle confezioni di shampoo ai vasetti dello yogurt ed in queste ha ritrovato tra le migliaia di sostanze che li compongono – di cui anche il diclorometano considerato nocivo poiché potenzialmente cancerogeno -, alcuni costituenti chimici come bisfenolo A e ftalati noti per alterare il metabolismo umano.
Solo nei 34 prodotti presi in esame lo studio ha registrato oltre 55.000 componenti chimiche. E di questi prodotti ne facciamo tutti larghissimo uso essendo presenti in ogni casa. I ricercatori hanno deciso infatti di analizzare proprio gli articoli in plastica più comuni in ogni famiglia: flaconi di shampoo, bottiglie d’acqua, buste di caramelle, confezioni di alimenti monouso. Insomma prodotti che non ci aspetteremmo mai avere questi effetti sul nostro corpo eppure le ricerche dimostrano il contrario.
Di questi campioni e delle sostanze chimiche presenti in esse i ricercatori hanno studiato la capacità adipogenica mediante la spettrografia di massa ed hanno notato che già solo le sostanze contenute in un terzo dei prodotti di plastica osservati avrebbe provocato la proliferazione di preadipociti murini 3T3-L1 ossia cellule presenti nel tessuto adiposo umano.
E la ricerca è stata condotta solamente su 34 prodotti di uso quotidiano, figuriamoci se ne avessero presi in considerazione molti di più considerando tutti la plastica che ci circonda.
Questo recentissimo studio dimostrerebbe che l’obesità non è solamente una condizione che insorge da una alimentazione scorretta ed eccessiva e dalla mancanza di attività fisica, così come da altri fattori, ma che questa patologia può essere in qualche modo favorita nel quotidiano dall’utilizzo di prodotti in plastica che non consideriamo rischiosi come tali, ma le cui sostanze chimiche influirebbero sul metabolismo, facendoci ingrassare.
Ed ancora oggi, nonostante tutto, continuiamo a fare un uso eccessivo della plastica e pensiamo persino che i problemi che nascono da questa non ci riguardino in prima persona.
Fonte: ACS
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