Un gruppo di ricercatori italiani ha messo a punto il promo kit per l'autodiagnosi del Papilloma virus, agente responsabile del cancro alla cervice
Il test per la diagnosi del Papilloma virus umano arriva in farmacia e on-line grazie al lavoro di un team di giovani ricercatori italiani.
Il gruppo è stato guidato da Bruna Marini e Rudy Ippodrino, ex allievi della Scuola Normale di Pisa e fondatori della startup Ulisse BioMed, attiva nel settore biomedicale.
I ricercatori hanno messo a punto un kit per poter eseguire il pap test a casa: Ladymed è già disponibile sul mercato e, attraverso un piccolo prelievo, consente di scoprire se è presente o meno l’infezione del Papilloma virus umano, l’agente responsabile del tumore al collo dell’utero.
Il Papilloma virus umano rappresenta infatti un’infezione sessualmente trasmissibile molto comune soprattutto tra i giovani sotto i 25 anni che, se non adeguatamente trattato, può degenerare in cancro alla cervice dell’utero e alle ovaie.
In Italia da tre anni è obbligatorio il vaccino per le adolescenti, mentre per le donne adulte sono previsti controlli regolari a scopo preventivo.
Sebbene la prevenzione sia fondamentale e nonostante le numerose campagne portate avanti dalle Aziende Sanitarie, molte donne non si tutelano attraverso lo screening forse per paura del prelievo o perché non hanno tempo di recarsi dal ginecologo.
Grazie al kit Ladymed il prelievo potrà essere effettuato in modo non invasivo e senza imbarazzo, risparmiando tempo e denaro.
Dopo aver spedito il tampone al Campus Biomedico di Roma, questo verrà analizzato e i risultati saranno consultabili su un’area riservata della piattaforma Ladymed.
“Il nostro test – spiegano i ricercatori– è non invasivo e sensibile. Si chiama Ladymed ed è il primo al mondo presente direttamente in farmacia per il rilevamento del papilloma.
Rispetto ai test molecolari utilizzati negli screening nazionali, Ladymed è anche in grado di genotipizzare il virus, ovvero fornire indicazioni precise sul ceppo presente nell’infezione.
Il nostro test si inserisce nel panorama dei test consumer genetics, i quali hanno già ampiamente dimostrato di riscontrare un enorme interesse da parte dei consumatori ”
I ricercatori stanno ora lavorando ad altri test non invasivi per l’auto-diagnosi di patologie: le loro ricerche sono oggi concentrate su sistemi in grado di rilevare la presenza di biomarcatori proteici con lo scopo di utilizzarli su apparecchi simili ai glucometri, usati per misurare la glicemia nei soggetti diabetici.
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