Assorbenti femminili: a New York per la prima volta al mondo saranno obbligatorie le etichette con gli ingredienti. E in Italia?

New York potrebbe essere il primo Paese al mondo a mettere le etichettare sugli imballaggi degli assorbenti igienici per donne.

Di cosa sono fatti gli assorbenti? E i salvaslip? E sappiamo bene con cosa andiamo a contatto se indossiamo un tampone interno? Forse non tutte ci abbiamo fatto caso, ma sull’imballaggio degli assorbenti c’è scritto poco o niente sulla loro composizione!  Insomma, qual è il materiale che compone un assorbente e con quali “miscele” è fatto?

Mentre qui la domanda rimarrà ancora a lungo inevasa (anzi gli assorbenti restano tassati in Italia al pari dei beni di lusso), a New York si pensa di dare nomi e cognomi a tutto ciò che assembla un assorbente.

Lo stato di New York potrebbe essere infatti il primo Paese al mondo ad etichettare gli assorbenti igienici per donne.

Alcuni giorni fa, infatti, è stato approvato un disegno di legge (in attesa della firma del governatore), che vuole inserire in etichetta la composizione degli assorbenti.

Un proposta che arriva pochi mesi il report pubblicato da Environmental Health News che ha scoperto che gli assorbenti femminili e i pannolini contengono composti organici volatili e ftalati.

Sappiamo cosa c’è nel cibo che mangiamo, la medicina che prendiamo e i vestiti che indossiamoha detto il senatore Persaud. I milioni di consumatori a New York hanno il diritto assoluto di sapere anche cosa c’è nei nostri prodotti mestruali; questa legislazione lo risolverà, dandoci il potere di fare scelte migliori e più sicure al momento dell’acquisto di tali prodotti”.

Ottima linea, se si considera che uno studio recente  ha trovato composti tossici diffusi nei prodotti mestruali e nei pannolini, sebbene non abbia nominato i marchi testati. Nel cercare alcuni composti organici volatili (i COV), i ricercatori hanno trovato cloruro di metilene in due marche di assorbenti; toluene in nove; e xilene in tutte e 11 le marche testate. Nei pannolini, tutti e quattro i marchi testati contenevano toluene e xilene, nessuno conteneva cloruro di metilene.

A essere scovati anche due tipi di ftalati in tutte le 11 marche di assorbenti testati. Nei pannolini, tutte e quattro le marche contenevano due tipi di ftalati e un altro tipo di ftalato è stato trovato in un altro marchio. I prodotti presentavano livelli significativamente più alti di ftalati rispetto a quelli comunemente presenti nei prodotti in plastica.

Tutti composti che gli scienziati associano a problemi come compromissione cerebrale, asma, disabilità, alcuni tipi di tumori e disfunzioni del sistema riproduttivo. Sapere, insomma, cos’è che noi donne indossiamo ogni mese e avere la possibilità di scelta è un grande passo in avanti. A quando in Italia una proposta simile?

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