Dedicarsi ai propri hobby creativi è un’attività non solo divertente ma anche utile a prendersi cura di se stessi e a migliorare il proprio stato di benessere.
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Dedicarsi ai propri hobby creativi è un’attività, non solo divertente, ma anche utile a prendersi cura di se stessi e a migliorare il proprio stato di benessere. Anche detta arteterapia, si tratta di uno strumento che in alcuni casi può diventare un vero e proprio trattamento collaterale ad altri tipi di cure.
Spesso sottovalutiamo il fatto che le attività manuali, e soprattutto quelle creative, sono terapeutiche al pari della meditazione e dello yoga. E questo è stato provato da diverse ricerche. In Nuova Zelanda, ad esempio, un team di psicologi ha preso a campione 658 studenti universitari che, in occasione dell’esperimento, dovevano tenere per 13 giorni un diario giornaliero delle attività e del loro stato d’animo.
Analizzando quanto scritto, gli esperti si sono resi conto che i ragazzi erano maggiormente positivi ed entusiasti se il giorno prima si erano dedicati a qualche attività creativa di loro gusto. Dedicarsi ai propri hobby artistici preferiti (scrivere poesie o storie, dipingere, lavorare a maglia o ad uncinetto, sperimentare ricette di cucina, cantare o suonare) aiutava dunque ad aumentare il benessere percepito e, di conseguenza, migliorava la creatività stessa.
Sono ormai diversi anni che si sfruttano i benefici dell’arteterapia. A proporla per prima è stata Edith Kramer, psicoterapeuta che ne sperimentò le potenzialità in un contesto davvero difficile, lavorava infatti con i bambini sopravvissuti ai campi di concentramento.
Del potenziale dell’arteterapia si sta accorgendo sempre più anche la moderna medicina che, in alcuni casi, affianca ad altri tipi di trattamenti, e per alcune tipologie di pazienti, sedute di pittura, canto, recitazione, musica, scrittura creativa, lavori a maglia, ecc.
Vi abbiamo parlato ad esempio del Canada dove i medici possono prescrivere ai propri pazienti un originale “medicina”, quella di visitare un museo. In questo caso non si compie un’attività manuale in prima persona ma comunque si beneficia del potere dell’arte come terapia.
I benefici dell’arteterapia
Lavorare con le proprie mani creando qualcosa dal nulla ci offre tanti vantaggi:
- aumenta la sensazione di benessere
- migliora l’umore
- dà soddisfazione e rafforza l’autostima
- aiuta a superare i propri limiti
- allontana problemi, preoccupazioni e stress
- aumenta la creatività
- si risvegliano sopite emozioni
- si possono avere illuminazioni e trovare risoluzioni inaspettate ai propri problemi
Mandala Therapy
Vi abbiamo parlato di una particolare e moderna “branca” dell’arteterapia. Si tratta della Mandala Therapy, attività manuale e creativa che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede, e gode di un buon successo per il benessere che procura a chi la sperimenta. Si tratta di colorare dei mandala, un’attività apparentemente semplice ma in realtà molto potente, è in grado infatti di attivare l’emisfero destro, ossia la parte più creativa del nostro cervello.
Questa zona rischia di essere messa in secondo piano dal nostro stile di vita, dalle convenzioni sociali e dagli spesso rigidi sistemi delle nostre scuole che danno maggiore spazio alla logica piuttosto che alla creatività.
Colorare è un’attività che ci dà la possibilità di alleggerire la mente, allontanando le preoccupazioni e godendo di un momento di relax. Tra l’altro, attività di questo tipo, ci consentono di produrre endorfina e serotonina e di conseguenza di provare un maggiore benessere.
In questa situazione di benefica “leggerezza” potremmo anche avere intuizioni e nuove idee per risolvere i nostri problemi o migliorare la nostra vita. E sono tanti i benefici anche per i bambini.
Quale attività manuale e creativa scegliere
La risposta è semplice: quella che vi piace di più, vi da più soddisfazione o per la quale siete maggiormente portati o vi sentite “attirati”.
Come spiegano le autrici del libro “Fatto a mano – aggiustare se stessi attraverso la creatività” (#linkaffiliazione), Arzu Tahsin e Rosmary Davidson:
“E’ corretto indirizzarsi verso quella che più ci attira tenendo conto che spesso anche i materiali che si usano rimandano a bisogni interiori: ogni materiale è considerato un contenuto psichico e con reali ricadute sensoriali. Se tocchi lana e cotone, per esempio, stimolerai la sensazione di calore, l’immagine di nido, si parla di casa interna, di sentirsi al sicuro”.
Non resta quindi che scegliere tra pittura, scrittura, lavori a maglia, ceramica, bricolage, musica, canto (e chi più ne ha più ne metta!), trovare un po’ di tempo da dedicare al proprio hobby creativo e usarlo per sentirsi meglio giorno dopo giorno.
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