La "pennichella" dopo pranzo può far male alla circolazione e alle arterie. Colpa dei trigliceridi. Quante volte, al termine di un pasto, ci siamo seduti sul divano per lasciarci andare in un sonnellino rigenerante?
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La “pennichella” dopo pranzo può far male alla circolazione e alle arterie. Colpa dei trigliceridi. Quante volte, al termine di un pasto, ci siamo seduti sul divano per lasciarci andare in un sonnellino rigenerante?
Probabilmente tante, ma – a quanto pare – non c’è nulla di più sbagliato!
A rivelarlo è uno studio dell’Università di Reading, nel Regno Unito, di cui si è parlato proprio in questi giorni, a Milano, in occasione dell’ottantesimo Congresso Europeo di Arteriosclerosi (Eas), presieduto da Alberico Catapano.
L’analisi – condotta su 250 persone adulte, sottoposte ad esami del sangue in diverse ore del giorno, prima e dopo i pasti – ha dimostrato che dormire dopo aver mangiato contribuisce ad intasare le arterie aumentando così il rischio di malattie cardiovascolari, che oggi sono la causa del 40% dei decessi.
“Lo studio mostra – ha spiegato il professor Catapano, professore dell’Università di Milano che dall’anno prossimo sarà il primo presidente italiano dell’Eas – che un’ora dopo il pranzo si ha un picco di trigliceridi, che vanno dal 30 al 300% dei valori a digiuno, che è dovuto agli acidi grassi liberi che vengono rilasciati dal tessuto adiposo, e che contribuisce a provocare un maggior rischio di malattie cardiache e problemi coronarici. Un effetto che è più evidente nei soggetti anziani”.
Un fenomeno che si accentua sensibilmente se il nostro corpo è a riposo.
Non a caso, “si è visto che le persone sedentarie hanno picchi più alti – ha continuato il professore – Chi invece fa almeno una camminata a passo svelto di 30 minuti al giorno (deve essere un esercizio aerobico, basato sulla durata e sulla resistenza, non sulla potenza muscolare) ha picchi meno alti di trigliceridi“.
Secondo Catapano, “una moderata attività fisica dopo il pranzo (in luogo della pennichella) migliora i fattori di rischio associati alle malattie cardiovascolari. Questo vale soprattutto per gli individui obesi o sovrappeso“.
Insomma, dopo pranzo – invece di intorpidirci sul divano – prendiamo la sana abitudine di passeggiare all’aria aperta per 30 minuti. Le nostre arterie ringrazieranno!
Verdiana Amorosi