Germana Carillo Il primo esoscheletro indossabile sarà utile alla riabilitazione del cammino di bimbi tra i 4 e i 10 anni colpiti da paralisi cerebrale infantile, atrofia muscolare o alcune diverse malattie neuromuscolari. Ad utilizzarlo per la prima volta in Italia è stato Daniele, appena 5 anni e un’ischemia perinatale
©Irccs San Raffaele
Si chiama Atlas, proprio come la prima vertebra cervicale della colonna vertebrale (C1) e come Atlante, il titano che sorreggeva con la sola forza delle braccia la volta celeste, ed è l’esoscheletro che consentirà ai bambini di camminare e di fare altre attività. E di sorreggere la vita, finalmente.
Presentato in queste ore all’Irccs San Raffaele di Roma l’unico presente in Italia, ad utilizzarlo per la prima volta in Italia è stato Daniele, cinque anni e tanto coraggio per un’ischemia perinatale. Atlas potrà essere usato nei casi di paralisi cerebrale infantile, lesioni del midollo spinale fino alla vertebra C4, atrofia muscolare, distrofia muscolare, miopatie e alcune delle malattie neuromuscolari.
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Si tratta di una tecnologia elastica, adattabile dunque al corpo (la sua unicità infatti è nella tecnologia elastica che si adatta al corpo di chi lo indossa), e dotata di otto motori: due sull’anca, uno al ginocchio e uno alla caviglia su ciascuna gamba. In questo modo, il piccolo avrà la possibilità di muoversi in tutte le direzioni, interagendo con l’ambiente.
Possono utilizzarlo anche i piccoli che non hanno mai camminato da soli e che, oltre a camminare. potranno fare anche diverse altre attività, come calciare una palla e disegnare.
Posted by San Raffaele on Tuesday, November 8, 2022
In contemporanea, partirà ora anche uno studio, RoboKId, che valuterà la fattibilità, l’intervento e l’impatto di questo approccio riabilitativo sulla qualità di vita e lo stato clinico-funzionale dei piccoli partecipanti.
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Fonte: Irccs San Raffaele
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