I casi di soffocamento sono quasi all’ordine del giorno ma molte persone hanno ormai imparato le manovre di disostruzione salvavita, sia per bambini che per adulti. Di che si tratta? E come imparare a salvare e a salvarci la vita?
A Bologna un uomo di 41 anni è morto soffocato. Per lui non c’è stato nulla da fare: a nulla, infatti, è valso l’intervento di soccorso del personale del ristorante, che per cinque minuti, al telefono con il 118, ha tentato di far espellere al ragazzo il boccone fatale. Ma come evitare tragedie simili?
Questa tragica morte riporta inevitabilmente all’attenzione il tema dell’importanza delle manovre di primo soccorso. Manovre che, se messe in pratica correttamente, possono salvare vite.
Il soffocamento da cibo, nei bambini ma anche negli adulti, non è di fatto un’eventualità da sottovalutare.
Gli alimenti che possono provocare il soffocamento
Gli alimenti che mettono a rischio di soffocamento hanno particolari caratteristiche di forma, consistenza e dimensioni. Pericolosi possono essere:
- gli alimenti piccoli, come le noccioline che possono finire nelle vie respiratorie
- i bocconi troppo grandi
- alimenti di forma tonda, come ciliegie e uva, e cilindrica, come wurstel e carote
- alimenti duri, appiccicosi, come il burro d’arachidi, fibrosi, come il sedano, e comprimibili come i marshmallow (che possono scivolare nelle vie aeree prima che il bambino riesca a morderli e adattarsi alla forma dell’ipofaringe, ostruendo il passaggio dell’aria
Come disostruire le vie aeree?
Quello che tutti devono sapere è innanzitutto una cosa importantissima: mai bisogna mettere le dita nella bocca di chi sta soffocando nel tentativo di togliere il corpo estraneo.
Ostruzione delle vie aeree parziale: in questo caso, la vittima ha una tosse efficace producendo sibili respiratori, per cui sarà sufficiente incoraggiare la tosse. Se non si risolve e la tosse persiste, è meglio chiamare il 118 o andare al Pronto Soccorso.
Ostruzione delle vie aeree completa: la vittima dà segni di soffocamento portandosi le mani al collo e non riesce né parlare né a tossire.
In questi casi, se la vittima è cosciente, si effettuano 5 pacche interscapolari con vie di fuga laterali e poi in piedi, facendo da dietro 5 compressioni “a cucchiaio” di Heilmlich.
Se la vittima non è cosciente, la si deve adagiare supina sul pavimento, iperestendere il suo capo e controllare la cavità orale. Se il corpo estraneo non è visibile e non può essere rimosso, il soccorritore esegue due insufflazioni. Se il passaggio dell’aria è ancora ostruito, si adotta la manovra del massaggio cardiaco esterno, poi si ricontrolla la cavità orale e se la situazione è ancora invariata si ripete il tutto sino al ripristino del respiro.
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Fonte: SOS Emergenza
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