Alzheimer: questi sono i 7 cibi peggiori che aumentano il rischio secondo uno studio

Oggi le cause della malattia degenerativa dell’Alzheimer sono ancora sconosciute. Tuttavia, alcuni studiosi collegano al manifestarsi della patologia l'eccessivo consumo di determinati alimenti. Vediamo quali sono e se ne sei un assiduo consumatore.

L’Alzheimer è una malattia degenerativa progressiva che danneggia alcune cellule del cervello, portando a un deterioramento irreversibile delle funzioni cognitive come la memoria, il ragionamento e il linguaggio, compromettendo, dunque, l’autonomia e la capacità di compiere le normali attività quotidiane.

La malattia è legata all’alterazione del metabolismo di una proteina, ovvero la proteina precursore della beta amiloide (detta APP), ma le cause per le quali questa disfunzione si presenta sono oggi ancora incerte. Nel processo di alterazione si forma una sostanza neurotossica (beta amiloide) che si accumula lentamente nel cervello portando la morte neuronale progressiva.

Tuttavia, l’ipertensione, le malattie cardiache, il diabete e l’obesità possono contribuire a questo declino cognitivo e si tratta di patologie che dipendono spesso dagli alimenti che mangiamo. L’alimentazione, si sa, influisce in maniera determinante allo sviluppo di tantissime malattie e quelle cognitive non sono da meno. In particolare, sono ancora una volta i cibi altamente processati ad essere messi sotto accusa  dagli scienziati che anche in recenti studi hanno confermato la correlazione con l’aumento del rischio diAlzheimer. Ma, in particolare di quali alimenti si tratta?. (Leggi anche: Così cibi processati ti consumano il cervello aumentando di un terzo il rischio di demenza e Alzheimer)

Sei anche tu un consumatore di questi cibi?

Secondo i ricercatori brasiliani i cibi in questione sono gli alimenti ultra-processati e quelli che solitamente vengono utilizzati come confort food o junk food. Stiamo parlando di alimenti che hanno subito numerosi processi di trasformazione, solitamente ricchi di zuccheri, sale e grassi saturi come, ad esempio, di:

  1. pizza surgelata,
  2. hot dog, hamburger (ma in generale insaccati e carne lavorata)
  3. patatine fritte,
  4. bibite zuccherate e/o gassate,
  5. biscotti e merendine
  6. caramelle,
  7. gelati

La chiave per il nostro benessere fisico e mentale è nella giusta ed equilibrata alimentazione. È bene, dunque non abusare di questi alimenti, come mette in guardia la ricerca.

Lo studio

Lo studio, pubblicato su JAMA Neurology, ha esaminato 10’775 persone, tra cui uomini e donne con un’età media di 51 anni, analizzandone alcuni dati per 10 anni. Ciò che è risultato dalle ricerche è che i consumatori sistematici di “cibo spazzatura” hanno mostrato un tasso più veloce del 28% di declino cognitivo globale, oltre a un tasso più veloce del 25% di declino delle funzioni esecutive.

I ricercatori hanno rilevato, dunque, che coloro che consumavano circa un terzo o più delle loro calorie da questi tipi di alimenti mostravano segni di maggiori probabilità di demenza.

Natalia Gonçalves, ricercatrice presso la Facoltà di Medicina dell’Università di São Paulo, ha spiegato che

Le persone che hanno consumato più del 20% delle calorie giornaliere da alimenti trasformati hanno mostrato un declino più rapido del 28% nella cognizione globale e un declino più rapido del 25% nelle funzioni esecutive rispetto alle persone che hanno mangiato meno del 20%. 

Fonte: Jama Neurology

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