Allergie alimentari: la cura potrebbe arrivare dai batteri buoni dell’intestino. Lo studio

Un gruppo di ricercatori ha testato un nuovo trattamento che si è dimostrato efficace nell'allergia alle arachidi e che potrebbe funzionare per altre allergie alimentari e malattie croniche intestinali

Le allergie alimentari interessano una persona su dieci in tutto il mondo, sono in costante aumento e influiscono in modo negativo sulla quotidianità e sulla qualità della vita di chi ne soffre.

Una nuova ricerca ha però mosso i primi passi verso quella che potrebbe essere una soluzione. I ricercatori hanno infatti scoperto che l’assunzione di butirrato potrebbe riparare l’epitelio intestinale danneggiato, favorire l’equilibrio della flora batterica ed essere efficace nel trattamento delle allergie, oltre che delle malattie croniche infiammatorie intestinali.

Un’allergia è una risposta di ipersensibilità verso sostanze normalmente innocue, chiamate antigeni. Gli antigeni alimentari sono spesso sequenze proteiche presenti nei cibi che, una volta riconosciute come “estranee” e potenzialmente pericolose, scatenano un’esagerata reazione del sistema immunitario. Il sistema immunitario, in caso di allergia, produce immunoglobuline E, anticorpi responsabili dei sintomi e delle conseguenze della reazione, che possono essere anche fatali.

Non è chiaro perché alcune persone siano maggiormente predisposte alle allergie ma gli ultimi studi si sono concentrati sul microbioma intestinale indagando sul suo possibile coinvolgimento nelle reazioni di ipersensibilità.

Sappiamo che il nostro intestino ospita batteri, funghi, virus e che tali microorganismi influenzano i processi digestivi, ma anche l’umore e le difese immunitarie. Il microbioma contribuisce al nostro benessere in diversi modi inclusa la produzione di acidi grassi a catena corta, tra cui l’acido butirrico o butirrato.

Quando il microbioma non è in equilibrio, il butirrato scarseggia: per integrarlo, in genere si somministrano i batteri che lo producono. In questa nuova ricerca, anziché somministrare batteri buoni è stato somministrato direttamente il metabolita, che ha funzionato nel contrastare i sintomi dell’allergia alle arachidi e che probabilmente potrebbe essere efficace per qualsiasi tipo di allergia, non essendo una terapia specifica per l’antigene.

Il problema è che il butirrato, assunto per via orale, verrebbe degradato prima ancora di raggiungere l’intestino; inoltre ha odore e sapore molto sgradevoli e non è semplice somministrarlo. I ricercatori hanno però sperimentato una formulazione assemblando delle micelle polimeriche contenenti catene di butirrato nascoste in un nucleo che ne maschera odore e sapore e che protegge le catene di acidi grassi fino all’intestino.

Ora che la formulazione è stata resa più appetibile sarà possibile testarne l’efficacia sull’uomo, e verificare l’efficacia e la sicurezza testate in laboratorio saranno confermate negli studi clinici. In caso positivo, il trattamento riceverebbe l’approvazione delle autorità e potrà essere usato per risolvere allergie alimentari e malattie infiammatorie intestinali.

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Fonte di riferimento: American Chemical Society

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