Allattare al seno protegge e riduce la mortalità nelle donne con tumore alla mammella

Allattamento al seno: tanti i benefici confermati per la salute del neonato. Non dimentichiamoci però che ce ne sono molti anche per la salute della mamma, primo tra tutti il minor rischio di ammalarsi di cancro al seno. Una nuova ricerca ha dimostrato poi che l’allattamento, oltre che in fase preventiva, è utile a proteggere le donne riducendo la mortalità anche nel caso il tumore si sia presentato.

Allattamento al seno: tanti i benefici confermati per la salute del neonato. Non dimentichiamoci però che ce ne sono molti anche per la salute della mamma, primo tra tutti il minor rischio di ammalarsi di cancro al seno. Una nuova ricerca ha dimostrato poi che l’allattamento, oltre che in fase preventiva, è utile a proteggere le donne riducendo la mortalità anche nel caso il tumore si sia presentato.

Diverse ricerche nel corso degli ultimi anni provano come le donne che hanno allattato al seno per almeno 6 mesi hanno un minor rischio di sviluppare tumori alla mammella. Ciò è dovuto al fatto che l’allattamento permette alle cellule del seno di completare la loro maturazione diventando anche più resistenti alle trasformazioni maligne.

Ora una nuova conferma dei benefici dell’allattamento arriva da una nuova ricerca che tra l’altro sottolinea come l’effetto benefico di questo gesto tanto naturale non sia solo di natura preventiva. Sembra infatti che le donne che hanno allattato vedano ridurre la gravità del cancro al seno, nel caso sia sopraggiunto, e dunque abbiano una maggiore probabilità di sopravvivenza.

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I ricercatori dell’Università di Linköping in Svezia, hanno analizzato i tassi di sopravvivenza a 20 anni di 630 donne che erano state trattate per il cancro al seno tra il 1988 e il 1992. Di queste 341 sono state rintracciate e di conseguenza prese a campione in relazione alla loro attività riproduttiva e all’allattamento al seno. La conclusione è stata che una storia di allattamento superiore a sei mesi è associata ad una maggiore sopravvivenza specifica contro il cancro ma anche a livello generale.

Lo studio è importante perché è il primo che è andato ad esaminare il legame tra l’allattamento al seno e la sopravvivenza delle donne.

I ricercatori non hanno chiari i meccanismi per cui si verifica questo effetto. Forse si tratta di una conseguenza ormonale oppure deriva dal fatto che nel periodo dell’allattamento le cellule del seno si modificano diventando più resistenti ai cambiamenti che portano alla comparsa del cancro. Ha commentato così i risultati ottenuti, Arthur I. Eidelman, coordinatore del team di esperti che hanno visto pubblicata la loro ricerca sulla rivista Breastfeeding Medicine:

“Questo studio conferma che i benefici per la salute a lungo termine dell’allattamento al seno non sono solo di natura preventiva ma che ha anche la capacità di ridurre la gravità del cancro al seno”.

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Un motivo in più per favorire l’allattamento al seno per almeno 6 mesi (cosa che dovrebbe essere incentivata in tutti gli ospedali e cliniche per partorire) consigliando di continuare con un allattamento prolungato anche dopo aver cominciato lo svezzamento inserendo i vari cibi.

Francesca Biagioli

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