Allarme Escherichia coli nei McDonald’s: in quale ingrediente si trova il batterio? Facciamo chiarezza

Un panino contaminato da Escherichia Coli, nello specifico le cipolle a fette, sarebbe la causa del decesso di un uomo negli Stati Uniti che ha mangiato da McDonald’s. Facciamo chiarezza sulla vicenda, capendo cosa sappiamo fino ad oggi e quali sono i sintomi e la cura.

Dal 27 settembre si sono registrati 49 casi di Escherichia Coli in alcuni Stati degli Stati Uniti, uno dei quali ha sviluppato una sindrome emolitico-uremica, una condizione grave che può causare insufficienza renale a causa di coaguli di sangue negli organi, e un uomo anziano del Colorado è deceduto.

Escherichia Coli e McDonald’s: cosa succede

Il CDC americano, il centro di controllo e prevenzione delle malattie, fa sapere che è stata aperta un’indagine per capire cosa abbia provocato questi casi di contaminazione e, dalle prime ipotesi, si pensa che la causa potrebbero essere le cipolle a fette.

C’è un solo panino incriminato al momento, il Quarter Pounder, a quanto pare mangiato dalle persone che hanno contratto il batterio: in tutti i casi si tratta dello stesso ceppo di Escherichia coli O157:H7.

La carne utilizzata dovrebbe essere scagionata poiché cotta a temperature conformi, quindi sopra i 70 gradi.

Quindi l’attenzione si sposta sulle cipolle a fette che, nei fast food colpiti dall’Escherichia coli, dovrebbero arrivare dallo stesso fornitore.

@greenme_it

🍔 È allarme Escherichia coli nei McDonald’s degli Usa: si contano già 49 intossicati e un morto e i casi sono destinati a salire. Ma cosa sta succedendo? Com’è finito il batterio associato alle feci (essendo presente nell’intestino umano e di diversi animali) nei prodotti del fast-food? 💩 La contaminazione è partita da un panino molto popolare, o meglio da un ingrediente ben preciso: facciamo chiarezza! . . . #mcdonalds #Escherichiacoli #usa #fastfood

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Escherichia Coli, altri casi negli Stati Uniti

Questo caso ricorda quello di Jack in the Box che, a causa della bassa temperatura di cottura della carne, aveva scatenato una epidemia di Escherichia coli tra il 1992 e il 1993 che aveva portato alla morte di 4 bambini e centinaia di malati.

Anche in quel caso il ceppo di Escherichia coli era il O157:H7.

Escherichia coli: la reazione di McDonald’s

Da parte sua McDonald’s, che ha subito un forte crollo in borsa a causa di questa vicenda, fa sapere che sta facendo il possibile per capire quale sia l’alimento effettivamente contaminato, nel frattempo ha ritirato il panino Quarter Pounder dal menu di un quinto dei ristoranti statunitensi.

I rischi dell’Escherichia Coli: sintomi e cura

Il batterio Escherichia Coli, normalmente presente nel nostro corpo e utile alla digestione, in alcuni casi può provocare sintomi anche gravi in base al ceppo.

Il batterio è presente in alimenti e acqua contaminati e comporta sintomi quali:

  • dolore addominale
  • vomito
  • diarrea (anche con sangue)
  • infezioni del tratto urinario
  • polmonite
  • meningite
  • setticemia
  • morte (nei casi più gravi)

Il batterio muore cuocendo oltre i 60 gradi.

I sintomi dell’infezione da Escherichia Coli passano nel giro di pochi giorni e possono essere trattati con antibiotici, anche se sempre di più gli antibiotici utilizzati sembrano essere meno efficaci.

I casi negli Stati Uniti potrebbero essere destinati ad aumentare, ma secondo gli esperti tutto ciò non riguarderebbe l’Italia e l’Europa in generale.

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