Addio alle ricette cartacee: entra in vigore la ricetta medica digitale, come funziona

Le vecchie ricette cartacee, già parzialmente entrate in disuso durante la pandemia, saranno sostituite da quelle digitali con notevoli benefici per i pazienti

Con l’approvazione del disegno di legge sulla ricetta medica digitale, il panorama delle prescrizioni mediche subirà una rivoluzione significativa, abbandonando definitivamente le ormai datate ricette cartacee.

L’introduzione di questa innovazione, nata durante la pandemia, diventerà ora prassi permanente, mirando a trasformare il sistema delle prescrizioni mediche in un formato completamente digitale.  La digitalizzazione delle ricette non è limitata a un particolare tipo di farmaco o trattamento.

Al contrario, coprirà tutte le forme di prescrizione, comprese quelle legate al Servizio Sanitario Nazionale e le ricette per farmaci non rimborsati dallo Stato. Questo passaggio, destinato a semplificare il processo, comporta notevoli cambiamenti. Andiamo a scoprirli nel dettaglio.

Tutte le novità introdotte

Tra le principali novità vi è la possibilità di ripetibilità della ricetta per i pazienti cronici, che potranno ottenere le confezioni di farmaci necessarie per un intero anno in una sola prescrizione digitale. Inoltre l’obbligo di indicare il nome del paziente sulla ricetta viene abbandonato, sostituito dall’utilizzo del codice fiscale, garantendo maggiore privacy.

La ricetta medica digitale consente ai medici di personalizzare le terapie in modo più dettagliato, adattando o sospendendo la ripetibilità delle prescrizioni in base alle esigenze del paziente. Questo sistema offre ai medici la possibilità di prescrivere in modo più mirato, indicando posologia e numero di confezioni necessarie per un massimo di dodici mesi.

I pazienti, d’altro canto, avranno accesso immediato alle loro prescrizioni da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, garantendo una maggiore flessibilità e indipendenza. Una volta generata la ricetta dematerializzata, essa viene identificata da un Codice Nazionale Univoco, sostituendo il tradizionale codice a barre.

Il farmacista svolgerà un ruolo cruciale nella transizione, informando l’assistito sulle corrette modalità di assunzione dei farmaci prescritti. Inoltre monitorerà l’aderenza alla terapia farmacologica, segnalando eventuali criticità al medico per le necessarie valutazioni.

La ricetta elettronica può essere utilizzata in tutta Italia, garantendo la circolarità delle prescrizioni farmaceutiche su scala nazionale e permettendo così ai pazienti di ritirare i farmaci presso qualsiasi farmacia senza dover affrontare problematiche legate alle regioni di provenienza.

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Fonte: Quotidiano Sanità

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