L'acido folico è molto importante per la sintesi del DNA e degli aminoacidi. E in gravidanza questa vitamina si rivela essenziale.
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L’acido folico, conosciuto anche come vitamina B9, è una vitamina idrosolubile che viene utilizzata dal nostro corpo per una serie importantissima di processi.
Per essere più precisi, il termine acido folico si riferisce alla forma ossidata, più stabile e biologicamente attiva della vitamina B9, che non è presente naturalmente negli alimenti ma viene creata sinteticamente per essere inserita negli integratori vitaminici, oppure per arricchire gli alimenti utilizzati a fini speciali (i cosiddetti alimenti fortificati).
Il termine corretto, invece, per identificare la forma di vitamina B9 presente negli alimenti è “folato”. Quindi, pur essendo spesso confusi, acido folico e folato si riferiscono a due forme differenti della stessa vitamina.
Dove si trova la vitamina B9? Ecco una lista di alimenti ricchi di folati
Per assumere la vitamina B9 nella sua forma naturale è consigliato consumare:
- Verdure, in particolare quelle a foglia verde come i broccoli, gli spinaci, la bieta, la lattuga e l’indivia; anche asparagi, rucola, carciofi e rape rosse contengono un buona quantità di questa preziosa vitamina.
- Legumi, soprattutto soia, ceci, fagioli e piselli.
- Frutta, in particolare arance, kiwi e fragole.
- Frutta secca, come mandorle, nocciole e noci.
- Carne di pollo, bovino e suino, fegato e frattaglie in primis. Formaggi e uova.
Il “problema” di questa vitamina è la sua biodisponibilità, che è molto ridotta. Anche solo la conservazione degli alimenti può far perdere loro il contenuto di folati: secondo il Ministero della Salute, anche il solo conservare le verdure fresche a temperatura ambiente riduce la quantità di folati del 70% in tre giorni. Sempre secondo il portale del Ministero, essendo la vitamina B9 idrosolubile, durante il processo di cottura degli alimenti, si può perdere anche il 95% dei folati presenti.
Tenendo conto di questo fattore, in alcuni momenti della vita, come durante la gravidanza, è importantissimo assumere quote integrative di vitamina B9 proprio attraverso i supplementi di acido folico, che riescono ad essere perfettamente assimilati dall’organismo.
Perché l’acido folico è così importante in gravidanza?
La vitamina B9 è fondamentale per la sintesi del DNA e degli aminoacidi, che costituiscono le proteine, e gioca un ruolo importantissimo nella produzione di emoglobina, di nuove cellule e nei processi che portano alla formazione dei tessuti embrionali. Proprio per questo, l’acido folico è considerato essenziale per scongiurare il rischio di malformazioni congenite nei nascituri, in particolare, quelle che interessano il tubo neurale. Tra le più comuni, menzioniamo l’anencefalia, che riguarda il mancato sviluppo del cervello, e la spina bifida. Nei nascituri, il tubo neurale è fondamentale per il corretto sviluppo di tutto il sistema nervoso centrale, formato da cervello e midollo spinale. Se, durante le prime settimane di gestazione, la chiusura del tubo neurale è incompleta, il feto sviluppa malformazioni, che prendono il nome di “difetti di chiusura del tubo neurale” (Dtn) e che possono comportare gravi disabilità, sia fisiche che mentali.
I difetti di chiusura del sistema nervoso centrale e delle strutture legate ad esso avvengono entro il 28° giorno dal concepimento: questo vuol dire che, nella maggior parte dei casi, la futura mamma non sa neppure di essere in dolce attesa. Ed è questo il motivo per cui, in caso di pianificazione di una gravidanza, è importante assumere integratori di acido folico un mese prima del concepimento: è stato stimato che questa accortezza può ridurre del 70% il rischio di malformazioni a carico del tubo neurale nei nascituri.
Questi integratori possono essere acquistati anche online seguendo sempre il parere del ginecologo che, alla luce del quadro clinico specifico, saprà consigliare il prodotto più indicato e la relativa posologia. Durante i primissimi mesi di gravidanza, inoltre, una carenza di folati potrebbe provocare un parto prematuro o un ritardo della crescita fetale.
Infine, secondo una ricerca pubblicata su Journal of the American Medical Association e realizzata dall’Università di OSLO, ha concluso che l’acido folico, assunto un mese prima del concepimento e nei due mesi successivi, favorisce uno sviluppo più precoce del linguaggio dei neonati.
Quanto acido folico bisogna assumere? Gli apporti di riferimento
Generalmente, con un’alimentazione varia ed equilibrata si riesce ad assumere il quantitativo raccomandato di vitamina B9 ma, in alcune condizioni, come durante la gravidanza, il fabbisogno giornaliero suggerito aumenta nettamente.
Secondo le tabelle LARN 2014 (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana), stilate dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), agli adulti viene consigliato di assumere 0,4 mg al giorno di folati.
Durante la gravidanza, nel periodo dell’allattamento e in caso di pianificazione di una gravidanza, il fabbisogno nutrizionale di folati, da assumere ogni giorno, aumenta: si parla di 0,6 mg per le donne incinte o che stanno pianificando una gravidanza e di 0,5 mg da assumere durante l’allattamento.
È questo il motivo per il quale, un mese prima del concepimento e durante la gravidanza, secondo tempistiche e posologie consigliate dal ginecologo, si raccomanda di assumere una quota integrativa di questa vitamina attraverso l’uso di integratori di acido folico.
Per le donne in età fertile considerate a rischio cioè che hanno già avuto gravidanze in cui il nascituro era affetto da difetti del tubo neurale, in caso di aborti frequenti, o se affette da diabete mellito insulino-dipendente, da celiachia, o da altre patologie da malassorbimento, è consigliato assumere un quantitativo maggiore di acido folico, che va concordato con il proprio medico.