Sui social circolano dei video eccessivamente allarmisti sulla questione del rischio intossicazione alimentare legato al consumo di riso avanzato. Non c'è dubbio che bisogna avere le dovute accortezze ma è davvero difficile riportare gravi danni alla salute a causa del riso avanzato
Se ami il riso sicuramente sarai incappato in alcuni video su TikTok dai toni forse un po’ troppo allarmisti rispetto ai pericoli di riutilizzare riso avanzato. C’è addirittura chi ritiene che il riso conservato e riscaldato possa essere letale. Ma cosa c’è di vero?
Innanzitutto, è importante sottolineare che non c’è bisogno di buttare il riso avanzato il giorno prima ma, con le dovute accortezze, si può assolutamente consumare, evitando così inutili sprechi alimentari.
È infatti sicuro consumare il riso avanzato, a patto che venga gestito e conservato correttamente. La chiave è assicurarsi che il riso non rimanga a temperature troppo alte (sopra i 4°) per un periodo prolungato. Se ad esempio cucini il riso, ne mangi una parte e la restante la lasci fuori dal frigo per ore prima di ricordati di refrigerarla, questa non è certo una buona cosa ed effettivamente si corrono dei rischi.
Le preoccupazioni sulla sicurezza del riso avanzato sono spesso legate al Bacillus cereus, un batterio che può causare intossicazioni alimentari. Questo batterio è noto per produrre spore resistenti al calore, il che significa che, sebbene la cottura possa uccidere gli adulti, le spore possono ancora germogliare dopo il raffreddamento. Quindi se si è già formato nel nostro riso non basterà riscaldarlo per eliminare i rischi.
Il B. cereus può produrre una tossina che provoca soprattutto vomito, diarrea e una generale intossicazione alimentare ma dire che si può arrivare alla morte è un tantino esagerato, almeno nella maggior parte dei casi. Secondo i dati dei centri americani CDC, tra il 2000 e il 2008 si sono verificati in media 63.000 casi di intossicazione alimentare da B. cereus all’anno, di cui solo 20 hanno necessitato ricoveri ospedalieri e non c’è stato fortunatamente alcun decesso.
Ciò non vuole dire ovviamente che le morti siano impossibili, soprattutto nel caso di persone immunodepresse o fragili, né tantomeno che dovremmo prendere alla leggera la faccenda del riso avanzato. Bisogna solo ridimensionare un po’ il rischio, non c’è bisogno insomma di vedere il riso avanzato come una specie di potenziale veleno che conserviamo nel frigorifero.
Ma non c’è dubbio che delle buone regole di conservazione e consumo vadano seguite.
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Le regole per conservare e riutilizzare il riso avanzato
Dopo che hai consumato il riso, la parte eventualmente avanzata va messa prontamente in frigorifero (entro massimo 1 ora), possibilmente all’interno di un contenitore di vetro o ceramica (evitiamo la plastica).
Il giorno dopo (o non molto oltre nel tempo per estrema sicurezza, dato che il rischio aumenta con l’aumentare dei giorni) riscalda bene il riso, magari inseriscilo all’interno di altri piatti così da renderlo più gustoso e dargli nuovo sapore.
Altri consigli li trovate nei seguenti articoli:
- Quanto tempo posso conservare il riso cotto? Neanche un’ora senza questi 5 accorgimenti fondamentali
- Fai attenzione all’insalata fredda: il riso avanzato potrebbe farti molto male se non lo conservi correttamente
Ricorda poi che, per prevenire a monte sia il problema degli sprechi alimentari che del riso avanzato che nel tempo potrebbe diventare veicolo di possibili intossicazioni alimentari, la soluzione è pesare il riso prima di cuocerlo così da preparare solo il quantitativo di cereale necessario al momento.
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