Come nasce la consuetudine di salare l'acqua della pasta con il sale grosso e perché si è affermata come regola culinaria? Vediamo insieme
FONTE: https://www.cookist.it/perche-utilizziamo-il-sale-grosso-per-cuocere-la-pasta-e-non-il-sale-fino/
La pasta è uno degli alimenti più iconici ed esportati della cucina italiana: nutriente, saziante ed economica, è estremamente versatile e può essere condita in mille modi, per accontentare anche i palati più esigenti.
Chi la prepara quotidianamente forse saprà che bisogna salare l’acqua di cottura della pasta con il sale grosso e non con quello fino – ma da dove nasce questa consuetudine e perché si è imposta come regola culinaria?
Perché usare il sale grosso per la pasta?
Sale fino e sale grosso sono le due tipologie di sale più diffuse: hanno la stessa composizione chimica (cloruro di sodio – NaCl), ma si differenziano per granulosità e raffinatezza del prodotto finale, oltre che per praticità di utilizzo.
Come si può immaginare, il sale fino è più solubile rispetto al sale grosso e penetra più facilmente e velocemente all’interno di cibi caldi come carne, pesce, verdure; inoltre, essendo molto raffinato, si distribuisce in modo più omogeneo nelle pietanze fredde, come le insalate.
Il sale grosso, invece, presenta grani più grossolani che si sciolgono meno rapidamente – ecco perché è preferibile usarlo in cotture più lunghe dove sono presenti liquidi come stufati di carne, brodi o minestre.
Per quanto riguarda la salatura della pasta, i maestri di cucina insegnano che sono necessari circa 10 grammi di sale per ogni litro di acqua in ebollizione.
Utilizzare il sale grosso per salare l’acqua significa riuscire a quantificarlo in maniera più semplice (10 grammi corrispondono a mezzo cucchiaio) e avere maggiore controllo sulla sostanza (il sale grosso non “scappa” tra le dita).
Tuttavia, se non avete a casa il sale grosso, potete continuare tranquillamente a usare il sale fino anche per salare l’acqua della pasta, ma attenzione alle quantità.
Un consumo eccessivo di sale può favorire l’insorgenza di patologie del sistema cardiocircolatorio – come ipertensione, ictus, infarto.
Leggi anche: Sale in eccesso: ogni anno uccide 1,63 milioni di persone nel mondo
Quando salare l’acqua?
Se per la cottura di verdure o carne, aggiungere il sale all’inizio o alla fine della cottura può fare una differenza (il sale aiuta a rilasciare i liquidi più velocemente), lo stesso non può dirsi della pasta.
Al di là di quello che si può credere, non vi è alcuna differenza fra il salare l’acqua appena la mettiamo in pentola, durante l’ebollizione o alla fine della cottura della pasta: il momento della salatura non influisce né sul sapore della pasta né sulla velocità di ebollizione dell’acqua.
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