Come preparare un delizioso liquore con il finocchietto selvatico utilizzando i fiori, i frutti verdi e gli steli della pianta. Il risultato è fenomenale
Il finocchio selvatico (Foeniculum vulgare) è una pianta spontanea della famiglia delle Apiaceae, originario del Mediterraneo, ma è ampiamente naturalizzato in tutta Italia.
Si trova spesso lungo i bordi delle strade o in aree incolte e abbandonate e quando trova l’ambiente a lui congeniale può diventare facilmente una pianta invasiva: se la seminate in giardino preparatevi al fatto che si propagherà un po’ ovunque.
È una pianta molto alta, può raggiungere i due metri, e ha i fiori riuniti in una ombrella similea quello che producono le piante di all’aneto, coriandolo e cumino.
I fiori di finocchio sono attraggono tanti insetti, e le loro foglie sono graditissime ai bruchi di macaone, quindi se volete seguire lo sviluppo dei bruchi di queste farfalle magnifiche, seminate il finocchietto nel vostro giardino.
Il sapore di questa pianta, molto persistente, ha dato origine al termine infinocchiare, senso di “truffare, imbrogliare” che deriva dalla pratica di utilizzare il finocchio come antipasto per ingannare il gusto del cliente nei confronti di un vino di scarsa qualità o di utilizzarne i semi per alterare il gusto del vino imbottigliato. Noi utilizzeremo questo aroma per fare un liquore digestivo e rinfrescante.
Liquore al finocchietto selvatico: la ricetta
Le ricette con il finocchietto selvatico sono tante, ma dopo aver provato con diverse parti della pianta, ho capito che usare le foglie da un sapore troppo forte al liquore, che arriva a essere stomacante.
La pianta, ma soprattutto i semi di finocchietto sono spesso utilizzati per il loro sapore di liquirizia, che proviene dall’olio essenziale chiamato anetolo e possiede un potere dolcificante 13 volte maggiore rispetto allo zucchero.
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Aspetto quindi che la pianta fiorisca e utilizzo le profumatissime ombrelle gialle ed i fusti della pianta, senza foglie. In questo modo il sapore sarà molto delicato e meno stucchevole. Quando i fiori iniziano a trasformarsi in frutti (quelli che comunemente sono chiamati “semi”), aggiungo anche un po’ di semi verdi. Non apprezzo invece il sapore dei semi secchi, che hanno un lieve retrogusto di fieno… (Leggi anche: È fiorito il Lauroceraso (Prunus laurocerasus): si può fare il liquore con le sue bacche?
Ingredienti
- 1 l di alcool buongusto a 95 gradi
- 1 l di acqua
- 800 g di zucchero
- 100 g di fiori e steli di finocchietto selvatico senza foglie
- 50g di semi verdi (potete aggiungerli all’infusione alcolica in un secondo momento)
Preparazione
- Aggiungete gli steli all’alcol in un vaso di vetro a chiusura ermetica. Quando saranno pronti i semi, aggiungete anche quelli e dopo una settimana di infusione siete pronti a preparare il liquore.
- Preparate lo sciroppo sciogliendo lo zucchero in acqua e portando il tutto ad ebollizione finché lo zucchero non è completamente sciolto. Io lo lascio restringere un po’ in modo che lo sciroppo diventi denso. Fatelo raffreddare.
- Filtrate l’infusione della pianta in alcol e unitela allo sciroppo mescolando bene.
- Fate riposare almeno 40 giorni prima di imbottigliare e consumare come digestivo a fine pasto o come aperitivo allungato con soda o altre bibite e ghiaccio.
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