La morte di alcuni turisti nel Laos ha riacceso i riflettori sul metanolo spesso illegalmente aggiunto all’alcol normalmente presente negli alcolici più diffusi. E riapre anche la ferita dello scandalo del vino al metanolo nell’Italia del 1986, la truffa perpetrata mediante adulterazione di vino da tavola che portò alla morte di più di 20 persone
Sono per ora 6 le vittime accertate che a Vang Vieng, nella parte nord-ovest del Laos, sono morte dopo aver bevuto alcol contaminato da metanolo. Si tratta tutti di turisti stranieri, mentre altre 11 persone sono ricoverate in ospedale. Ma cos’è il metanolo? E perché si trovava una sostanza illegale in quelle bevande?
Le autorità laotiane per ora credono che i giovani abbiano ingerito alcol di contrabbando, in cui è spesso presente il metanolo. E c’è di più: capita spesso che soprattutto nei Paesi più poveri del Sudest Asiatico ogni anno si registrino migliaia di casi di avvelenamento da metanolo per il consumo di liquori di contrabbando o alcolici fatti in casa.
Un fatto, purtroppo, non lontanissimo dalla nostra realtà: era il 1986 quando indagini di laboratorio trovarono quantità elevate di metanolo in alcune bottiglie di Barbera e vino bianco da tavola. Era vino “avvelenato” che causò la morte di 23 persone e irreversibili conseguenze di salute a molte altre.
Ne abbiamo parlato qui: Scandalo del vino al metanolo: dopo 35 anni, le famiglie delle vittime ancora aspettano giustizia
Ma cos’è il metanolo? E quali effetti ha sul nostro organismo?
Cos’è il metanolo
Inodore e dall’odore dolciastro, così il metanolo – o alcol metilico – si presenta quasi innocuo. Eppure può far male anche in pochissime dosi. Allora come la si ritrova nelle bevande? Innanzitutto c’è da dire che il metanolo viene impiegato più che altro nell’industria chimica per produrre plastica, vernici, carburanti, solventi e prima anche il liquido antigelo.
Il suo utilizzo per prodotti di uso domestico, dai detersivi ai prodotti d’igiene personale ai medicinali e disinfettanti, è proibito dal 1984, mentre nel 2018 lo si è vietato anche nelle soluzioni per il lavaggio e lo sbrinamento del parabrezza. La tossicità di questo composto può infatti verificarsi attraverso un’esposizione prolungata della pelle e l’inalazione di fumi, ma anche attraverso l’ingestione di piccole quantità.
Allora, se è così tossico che nemmeno nei detersivi va bene, come mai lo si trova negli alcolici? Semplice: contrabbando e illegalità. Il metanolo è molto più economico da produrre, motivo per cui è impiegato per vie illegali come fosse alcol da negozi e bar in alcune località turistiche soprattutto in zone dove si consumano bevande fermentate tradizionalmente.
Tra queste, proprio il Sudest asiatico e alcune parti dell’Africa, dove il metanolo viene sostituto o aggiunto all’alcol normalmente presente nelle bevande più diffuse per aumentare il volume e gli effetti (attenzione, dunque, quando vi trovate all’estero: bevete solo in locali autorizzati ed evitate bevande alcoliche fatte in casa).
Gli effetti del metanolo
Secondo quanto si legge sul sito della WHO, la sostanza può essere assorbita dall’organismo per inalazione, attraverso la cute o anche per ingestione.
La sostanza è irritante:
- per gli occhi
- per la cute
- per il tratto respiratorio
Può provocare effetti:
- sul sistema nervoso centrale
- sui reni
- perdita di coscienza
- cecità
- morte
Rischi per inalazione
Può essere raggiunta abbastanza rapidamente una concentrazione dannosa in aria per evaporazione della sostanza a 20°C. Gli effetti:
- dermatiti
- effetti sul sistema nervoso centrale
- mal di testa persistente o ricorrente
- disturbi della vista
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