Secondo uno studio, gli acquisti esperienziali rendono più felici di quelli materiali.
Spendere soldi per viaggiare piuttosto che per comprare cose futili e materiali ci rende più felici. A confermarlo, semmai ce ne fosse stato bisogno, è uno studio condotto da alcuni psicologi, secondo cui mentre il benessere effimero dello shopping è destinato a durare il tempo dell’acquisto, quello legato ai viaggi durerà invece molto più a lungo. Grazie anche ai ricordi che, per ovvie ragioni, rendono felici nel corso della vita.
È la conclusione cui è giunta un’analisi condotta alla Cornell University, il cui primo autore, Thomas Gilovich, ha scoperto che fare acquisti o fare shopping dà la stessa euforia dei viaggi. La differenza sta negli effetti a lungo termine.
Quelli che lui chiama “acquisti esperienziali”, i viaggi ma anche i concerti o i massaggi, sono quelli per cui è meglio utilizzare il proprio denaro per ricevere come tornaconto una felicità concreta. Insomma, se è vero come è vero i viaggi rendono sereni e persone complete, anche mettere da parte un buon gruzzoletto per andare ovunque si voglia dà reali soddisfazioni.
Lo studio
Gilovich e il suo team hanno esaminato 1.200 recensioni di clienti online: metà degli acquisti analizzati erano esperienziali (ristoranti, concerti, spettacoli e viaggi), l’altra metà materiali (mobili, abiti, scarpe e oggetti). Dai risultati dell’indagine è emerso che le persone sarebbero più propense a commentare viaggi, luoghi visitati o da consigliare, ristoranti da provare o musei da visitare, rispetto a dare opinioni su oggetti.
Secondo lo studio, insomma, gli acquisti esperienziali aumentano la gratitudine perché non innescano tanti paragoni sociali quanti ne innescano invece i beni materiali: le esperienze migliorano noi stessi e la percezione delle cose che ci circondano.
“La nostra ricerca è importante anche per la società perché suggerisce che il benessere generale può essere avanzato fornendo un’infrastruttura che offra esperienze – come parchi, sentieri, spiagge – tanto quanto beni materiali”, conclude Gilovich.
Quello che ci tocca fare? Proviamo per un po’ a spendere meno per i beni materiali e investire un po’ di più nelle “esperienze”.
Un bel concerto, una vacanza, ma anche un bel libro o un film al cinema con le migliori amiche potrebbero migliorarci come persone e migliorare, perché no, anche la misura della nostra gratitudine, in un rapporto di dare e avere che va ben al di là della borsa dell’ultima moda.
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Germana Carillo