Il consumo di carne è connesso a motivazioni psicologiche e sociali, prima che alimentari: ecco come viene influenzato (negli uomini e nelle donne)
Perché sono molto più le donne rispetto agli uomini che scelgono di non mangiare più carne e di passare a una dieta vegetariana o vegana?
Per molti uomini, continuare a mangiare la carne e rifiutare di passare a un’alimentazione a base vegetale, pur consapevoli dei vantaggi per la salute e l’ambiente, sarebbe un modo per “conservare” l’immagine della propria mascolinità.
È quanto emerge da un recente studio condotto dalla Australian National University, secondo cui gli uomini opporrebbero resistenza a un’alimentazione vegetale perché mangiare carne li farebbe sentire più “virili” e non farlo minaccerebbe la loro mascolinità.
Come abbiamo spiegato in molti articoli, abolire il consumo di carne dalla nostra dieta è uno delle abitudini di sostenibilità che, se fosse adottata da tutti, contribuirebbe a contenere i livelli di inquinamento in modo sensibile.
Dalle statistiche emerge che, mentre le donne sono più propense a passare all’alimentazione vegetale, per gli uomini questo rappresenta ancora un tabù – e dietro questo atteggiamento ostile nei confronti della dieta vegana potrebbero esserci motivazioni psicologiche.
I ricercatori australiani hanno intervistato quasi 5.000 persone (uomini e donne) mediante un sondaggio online, al fine di esaminare il loro consumo di carne ma anche il loro atteggiamento psicologico nei riguardi della scelta vegana.
È emerso che gli uomini che si identificavano come più mascolini avevano meno probabilità di considerare di ridurre il loro consumo di carne ed erano più propensi a considerare la carne come “necessaria” per un’alimentazione sana e completa.
Insomma, l’attaccamento alla mascolinità tossica negli uomini li rende meno propensi a ridurre o eliminare il consumo di carne – come se la propria percezione identitaria e sessuale passasse dall’alimentazione.
Anche le donne che hanno una alta percezione della propria femminilità si sono dimostrate meno favorevoli a ridurre o abbandonare il consumo di carne.
Questo ha portato i ricercatori alla conclusione che sia uomini che donne dotati di grande percezione della propria sessualità e della propria identità di genere sembrano essere meno propensi a scegliere un’alimentazione vegetale.
Consumo di carne e mascolinità
In media, gli uomini mangiano più carne delle donne in molti Paesi del mondo – come ad esempio in Europa orientale o negli Stati Uniti.
Uno studio condotto qualche anno negli Stati Uniti fa ha dimostrato che gli uomini americani sono più propensi delle donne a negare che gli animali soffrano negli allevamenti intensivi e a sostenere che la posizione dominante degli esseri umani nella catena alimentare giustifichi il loro consumo di animali.
Un altro studio ha dimostrato che, in generale, gli uomini propongono quattro “giustificazioni” al loro consumo di carne: esso è un processo naturale, necessario, legato alla tradizione e con dei risvolti piacevoli dal punto di vista del gusto.
Oltre a questo, vi è poi la connessione psicologica fra consumo di carne e virilità, sostenuta anche da molte pubblicità che associano la carne alla mascolinità e che la definiscono un cibo “maschile” simbolo di forza fisica e di prestanza (questo stereotipo non interessa anche le donne).
Infine, non dobbiamo dimenticare lo stigma sociale connesso al consumo di carne: gli uomini che si astengono dal mangiare carne sono visti come meno mascolini all’interno della società.
Consumo di carne e femminilità
Come abbiamo detto, le donne mangiano meno carne rispetto agli uomini, e mostrano una maggiore apertura al vegetarianismo o alla riduzione del consumo di carne: proprio come la carne è vista come un alimento maschile, il vegetarianismo è visto come femminile.
Tuttavia, nonostante l’associazione tra vegetarianismo e femminilità, diversi studi suggeriscono che la percezione più o meno forte della propria femminilità da parte delle donne è un fattore importante nel loro consumo di carne.
Dobbiamo ricordare però che la femminilità non è valutata nella stessa misura della mascolinità: questo vuol dire che le donne possono sentire meno pressione sociale per conformarsi alle norme di genere femminile rispetto agli uomini per conformarsi alle norme maschili.
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Fonte: Sex Roles
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