Non si esegue a occhi chiusi ma mantenendo lo sguardo fisso sulla fiamma di una candela oppure su un punto o un oggetto.
Avete mai sentito parlare della meditazione Trataka? A differenza della meditazione classica che solitamente viene eseguita a occhi chiusi, questa tecnica tenta di calmare la mente usando il potere della vista, assicurando un profondo stato di rilassamento, riduzione dello stress e dell’ansia.
Secondo lo Yoga Institute la pratica può rafforzare anche i muscoli oculari e aiuta a bilanciare il sistema nervoso alleviando i sintomi dell’insonnia.
La meditazione Trataka, termine che in sanscrito significa “guardare costantemente”, si esegue fissando per vari minuti un oggetto, un punto o la fiamma di una candela, dato che quest’ultima con il suo movimento favorisce la concentrazione.
La meditazione va eseguita in una stanza buia, seduti su una sedia o su un cuscino posizionato sul pavimento, utilizzando una candela ecologica: si inizia con un tempo ridotto di 2-3 minuti aumentando gradualmente fino ad arrivare a 10-15 minuti. La fiamma della candela dev’essere all’altezza degli occhi.
Lo sguardo deve rimanere concentrato sulla fiamma con gli occhi aperti sbattendo il meno possibile le palpebre. Mentre si guarda la fiamma, bisogna mantenere gli occhi aperti finché non iniziano a lacrimare. Le lacrime sono considerate positive perché depurano gli occhi e sbloccano il chakra del terzo occhio.
La forma meditativa qui descritta prende il nome di “Bahiranga Trataka” ma ne esiste anche un’altra, più complessa, detta “Antaranga Trataka”, che prevede una visualizzazione interna chiara e stabile di un oggetto.
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FONTE: mindowl
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