Il momento del riposo ti procura una terribile angoscia? Potresti soffrire di somnifobia, l'incontrollabile paura di addormentarsi. Scopriamo quali sono le cause e i principali sintomi
Indice
Dormire bene è fondamentale per la nostra salute psicofisica, ma prendere sonno per alcune persone è un vero e proprio incubo. Succede a chi soffre di somnifobia, nota anche come ipnofobia o clinofobia, ovvero l’incontrollabile e ingiustificata paura di addormentarsi.
Tra i sintomi tipici si annoverano agitazione prima di coricarsi, nausea, sudorazione eccessiva e a volte veri e propri attacchi di panico. Scopriamo cos’è, le principali cause e i sintomi.
Somnifobia: cos’è
Visualizza questo post su Instagram
Il dizionario delle fobie la definisce come – una paura persistente anormale e ingiustificata di dormire -. Chi ne soffre tende ad associare lo stato di incoscienza del sonno con la pazzia o addirittura con la morte.
Queste persone, spaventate dall’idea di perdere il controllo, temono spesso di impazzire durante il sonno, di subire incidenti mentre dormono o addirittura di morire, associando talvolta i sogni a veri e propri deliri.
Somnifobia: cause
Visualizza questo post su Instagram
Secondo quanto riporta Healthline le cause non sono ancora del tutto chiare ma gli esperti ritengono che, in alcuni casi, il disturbo possa insorgere a causa di insonnia o altri problemi del sonno. Come le cosiddette paralisi nel sonno o il disturbo da incubi, caratterizzato da incubi ricorrenti, che intimoriscono la persona a tal punto da indurla a sviluppare una vera e propria fobia per il momento del riposo.
Altre possibili cause sono traumi vissuti nell’infanzia, disturbi da stress post-traumatico associati a incubi, ma anche un’incontrollabile paura della morte.
Somnifobia: sintomi
Visualizza questo post su Instagram
La somnifobia può provocare numerosi sintomi, non solo prima di andare a dormire, ma a volte anche durante la giornata. Eccone alcuni segnalati da Healthline:
- nausea;
- senso di oppressione al petto;
- sudorazione eccessiva;
- brividi;
- attacchi di panico;
- tachicardia;
- angoscia persistente prima di andare a letto;
- irritabilità e sbalzi d’umore;
- nei bambini pianto e resistenze varie all’ora di coricarsi.
Capita che le persone che soffrono di somnifobia lascino le luci o la tv accese per affrontare la paura, e ricorrano all’alcol o altre sostanze per contenere il terrore.
Se la somnifobia influisce sulla qualità del sonno quotidiano, sulla salute fisica e mentale, dura da diversi mesi e provoca ansia e angoscia persistenti al momento del riposo, è importante rivolgersi a un professionista in grado di consigliare una terapia adeguata. I trattamenti possono essere diversi a seconda delle necessità individuali e aiutano a ritrovare il piacere del sonno, a tutto vantaggio anche della salute psicofisica.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Leggi anche: