Soffri di ipocondria: come riconoscere l’ansia da malattia e quando diventa un problema

Parliamo di ipocondria: come riconoscerla, quali sono le cause scatenanti e consigli per contrastarla

La preoccupazione per la propria salute è un aspetto essenziale della vita di ogni individuo, fondamentale per mantenersi in forma e prevenire l’insorgenza di malattie. Tuttavia, esiste una linea sottile tra una sana vigilanza ed un’ansia ricorrente che diventa pervasiva e si cronicizza fino a sfociare in una vera e propria fobia delle malattie, nota come ipocondria, un disturbo psicologico caratterizzato da un timore persistente di essere affetti da gravi patologie, anche in assenza di sintomi concreti o di conferme mediche.

Cos’è l’ipocondria?

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©Lightspring/Shutterstock

L’ipocondria, riconosciuta ufficialmente come disturbo d’ansia per la malattia (Illness Anxiety Disorder – IAD), è una condizione in cui l’individuo è tormentato costantemente dalla paura di essere malato.

La paura può essere scatenata da qualsiasi minimo dolore o cambiamento corporeo, che viene percepito come una minaccia imminente, portando a comportamenti disfunzionali finalizzati alla ricerca di rassicurazioni. Le persone affette da ipocondria possono spendere molto tempo e risorse alla ricerca di informazioni mediche online, consultando compulsivamente siti e forum nella speranza di trovare risposte alle loro preoccupazioni, un comportamento che alimenta ulteriormente l’ansia, poiché la vastità di dati disponibili in rete, oltretutto senza validi consulti medici, può condurre a conclusioni erronee e allarmanti.

I comportamenti degli ipocondriaci

Gli ipocondriaci tendono a sottoporsi a frequenti visite mediche e a una moltitudine di esami diagnostici, nonostante i risultati precedenti siano stati rassicuranti. Tale comportamento, oltre a essere dispendioso in termini di tempo e denaro, può mettere a dura prova il rapporto con i professionisti sanitari, i quali si trovano spesso a gestire richieste insistenti e timori infondati. Di conseguenza, l’ipocondria può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di chi ne soffre, interferendo con le attività quotidiane, le relazioni interpersonali e il benessere generale. La costante paura di ammalarsi rende difficile concentrarsi sul lavoro, godere dei momenti di svago e mantenere relazioni affettive serene.

Origini e definizione di ipocondria

Il termine “ipocondria” deriva dal greco “hypokhondrios”, che significa “sotto le cartilagini costali”. Nell’antica Grecia, si credeva che questa condizione fosse causata da un’alterazione degli organi situati nella regione ipocondriaca, ovvero la parte superiore dell’addome, al di sotto delle costole. Questa concezione era basata sulla teoria degli umori, secondo cui uno squilibrio dei fluidi corporei avrebbe causato disturbi mentali e fisici. Gli ipocondriaci tendono a interpretare erroneamente sensazioni corporee comuni o lievi anomalie come sintomi di gravi patologie, anche in assenza di evidenze mediche concrete: una distorsione percettiva che innesca un circolo vizioso di ansia e paura, intrappolando la persona in un vortice di pensieri ossessivi riguardanti la propria salute.

Come riconoscere l’ipocondria

Distinguere l’ipocondria da una normale preoccupazione per la salute può essere complesso, poiché i sintomi di questo disturbo possono sovrapporsi a quelli di altre condizioni psicologiche.

Ad esempio, il disturbo d’ansia generalizzato (GAD) condivide con l’ipocondria l’eccessiva preoccupazione per la salute, ma nel GAD le ansie tendono a essere più pervasive e non limitate a questo ambito.

Allo stesso modo, il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) può manifestarsi con rituali simili ai comportamenti compulsivi dell’ipocondria, come il controllo ripetuto del corpo, ma nel DOC le ossessioni e compulsioni coprono una gamma più ampia di temi.
L’ipocondria può anche essere confusa con i disturbi somatoformi, come il disturbo da sintomi somatici, in cui il malessere fisico è predominante ma non ha una chiara base medica. Anche i disturbi dell’umore, come la depressione e il disturbo bipolare, possono causare una preoccupazione eccessiva per la salute, ma presentano sintomi distintivi come l’umore depresso o gli episodi maniacali. Bisogna notare che, in alcuni casi, le preoccupazioni ipocondriache possono essere scatenate da una reale condizione medica non diagnosticata.

Sintomi principali dell’ipocondria

I sintomi dell’ipocondria possono variare, ma spesso includono una serie di manifestazioni fisiche e comportamentali. Tra i sintomi fisici più comuni vi sono dolore o fastidio in varie parti del corpo, palpitazioni, vertigini, disturbi gastrointestinali, affaticamento e difficoltà di concentrazione.

I sintomi possono essere reali o percepiti e sono spesso il risultato dell’ansia e dello stress legati alla preoccupazione per la propria salute. Dobbiamo notare che tali sintomi possono essere presenti anche in molte altre condizioni mediche o psicologiche e la loro presenza non indica necessariamente un disturbo di ipocondria.
L’ipocondria può anche scatenare attacchi di panico. L’ossessione costante per le malattie e l’interpretazione errata di sintomi minori possono portare a uno stato di ansia cronica, aumentando il rischio di attacchi di panico. I comportamenti associati all’ipocondria riflettono una preoccupazione eccessiva e continua per la propria salute, spesso portando a comportamenti che possono sembrare irrazionali a chi non sperimenta lo stesso livello di ansia.

Comportamenti correlati all’ipocondria

Gli ipocondriaci monitorano costantemente i loro sintomi fisici minori, interpretano erroneamente sensazioni corporee normali come segni di malattia, effettuano frequenti visite mediche o richiedono esami diagnostici, dubitano delle diagnosi dei medici e cercano seconde opinioni, evitano situazioni, luoghi o persone per paura di contrarre malattie, cercano compulsivamente informazioni mediche online o in altri testi, e chiedono costantemente rassicurazioni agli altri sulla propria salute. Comportamenti del genere possono interferire notevolmente con la vita quotidiana dell’individuo, rendendo difficile il mantenimento di una routine normale.

Cause principali del disturbo ipocondriaco

L’ipocondria è un disturbo complesso che non può essere attribuito a una singola causa, ma è piuttosto il risultato di un intreccio di fattori biologici, psicologici e ambientali. Tra questi, vi sono una predisposizione genetica, esperienze traumatiche legate alla salute durante l’infanzia, disturbi d’ansia o depressione preesistenti ed eventi stressanti nella vita. Questi elementi contribuiscono allo sviluppo del disturbo, rendendo alcune persone più vulnerabili all’ipocondria rispetto ad altre.

Trattare l’ipocondria con l’aiuto di uno specialista

Se siete costantemente preoccupati per il vostro stato di salute ed avete il timore di soffrire di ipocondria, cercate aiuto. Un professionista della salute mentale può valutare attentamente i sintomi per distinguere l’ipocondria da altre condizioni e fornire il trattamento più appropriato. Le terapie cognitive comportamentali (CBT) sono particolarmente efficaci nel trattamento dell’ipocondria, poiché aiutano a modificare i pensieri e i comportamenti disfunzionali associati al disturbo.

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