Sindrome del Cestino della Spazzatura: 3 modi che puoi attuare subito per smettere di sentirti così

Ci sono persone che tendono a usare gli altri come "cestino" del proprio malcontento, ma è importante imparare a porre dei limiti. Ecco 3 modi per riuscirci

Hai mai sentito parlare di spazzatura emotiva? E ti sei mai sentito come un cestino della spazzatura? La metafora viene utilizzata per indicare le persone che tendono ad ascoltare gli altri senza porre limiti anche quando ce ne sarebbe bisogno, facendosi carico della loro “spazzatura emotiva”.

L’argomento è stato trattato, fra gli altri, da David Pollay nel libro “The Law of the Garbage Truck. How to Respond to People Who Dump on You, and How to Stop Dumping on Others” (linkaffiliazione), dove l’autore insegna a non scaricare la spazzatura emotiva sugli altri ma anche a non farsela scaricare addosso.

Ci sono persone infatti che tendono a usare gli altri come “cestino” del proprio malcontento, cosa da cui è importante imparare a difendersi.

Capita, per esempio, quando un amico non fa altro che lamentarsi focalizzando costantemente il dialogo su se stesso, senza interessarsi di noi, e senza fare nulla per rimediare. Certo, può succedere ma non può essere la norma.

Anche perché spesso le persone di questo tipo non vogliono realmente trovare una soluzione ai propri problemi, ma hanno bisogno di qualcuno con cui sfogarsi, insomma di un cestino della spazzatura dove gettare le loro negatività. D’altra parte chi si ritrova a subire tale atteggiamento tende a sentirsi svuotato e privo di energie.

Polley suggerisce che dovremmo imparare a ignorare i camion della spazzatura e farli passare oltre, vietando a queste persone di scaricare il proprio malcontento su di noi. Per riuscirci sostiene sia importante vivere nel circolo della gratitudine, lontano dai rifiuti emotivi, dicendo no quando serve. Perché è un nostro diritto.

Anche il sito “Comunicare il Sorriso di Dio” offre alcuni preziosi consigli sull’argomento e in particolare suggerisce 3 modi da attuare subito per smettere di sentirsi svuotati da chi ci usa come cestini:

  1. innanzitutto dovremmo ripetere a noi stessi che non siamo cestini della spazzatura e che non sempre ascoltare chi ci tratta come tali è d’aiuto. A volte, anzi, potrebbe produrre l’effetto contrario, rinsaldando la loro attitudine al lamento;
  2. in secondo luogo, se c’è abbastanza confidenza con l’interlocutore, potrebbe essere utile dirgli la verità;
  3. in terzo luogo è possibile cercare di diminuire la frequenza degli incontri rendendosi meno disponibili, ponendo quindi dei limiti per proteggere se stessi.

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