Sei vittima della Crab Mentality? Come difenderti da chi vuole impedirti di crescere e migliorarti

L'espressione descrive un comportamento dei granchi, ma che si ritrova anche nelle nostre relazioni sociali: ecco come riconoscerlo (e difendersi)

Nel mondo del lavoro, troppo spesso feroce e competitivo, il desiderio di primeggiare può trasformare colleghi e superiori in antagonisti. Il sogno di un ambiente lavorativo sereno e collaborativo è, per molti, solo un’utopia.

In numerosi uffici o spazi aziendali, invece di supportarsi reciprocamente, c’è chi tenta di tirare gli altri verso il basso per paura che qualcuno riesca a “scappare dal secchio” – un comportamento noto come crab mentality.

Cos’è la crab mentality?

L’espressione crab mentality deriva da un’osservazione sul comportamento dei granchi. Immaginiamo di mettere alcuni granchi vivi all’interno di un secchio. Quando uno di loro tenta di scalare le pareti per fuggire, gli altri granchi lo afferrano e lo tirano giù.

Il risultato è che nessuno riesce a scappare, nonostante ognuno avrebbe la capacità di farlo. Questa metafora illustra perfettamente come la crab mentality funzioni anche negli ambienti umani: l’invidia e la paura del successo altrui spingono a sabotare chi cerca di emergere.

Questo fenomeno è radicato in insicurezze personali e nella convinzione che il successo di un altro significhi una perdita per sé stessi. Invece di celebrare il progresso altrui, chi è affetto da crab mentality preferisce “livellare verso il basso“, rendendo il contesto meno prospero per tutti.

@beardedviking7

Does this sound familiar anywhere in your life? Have you ever been the crab in someones life? Do you know any crabs in your life? All good questions to ask yourself as youre pushing to reach the next level! 🔥 Escape the Crab Bucket! #mindset #awareness #spirituality #crabmentality

♬ Anoana – Heilung

Crab mentality sul luogo di lavoro…

Questa mentalità perversa si riscontra frequentemente sul lavoro, in particolare quando si ha a che fare con colleghi ambiziosi o capi autoritari.

Immaginiamo un collega che si sente minacciato dai nostri successi. Ogni volta che ottieniamo un riconoscimento o siamo vicini a una promozione, questo individuo, invece di essere felice per noi, farà di tutto per sminuire i nostri risultati o screditarci.

Magari ci fornirà informazioni sbagliate, cercando di farci commettere errori, oppure diffonderà voci negative sul nostro operato, e sicuramente gongolerà interiormente se ci vedrà cadere o fallire.

Anche i capi non sono esenti da questo fenomeno. In alcuni casi, un superiore può temere che possiamo superarli o minare la loro autorità. Questo può tradursi in un sabotaggio velato, attraverso carichi di lavoro eccessivi, obiettivi irraggiungibili o la mancata approvazione di progetti importanti.

…ma anche nelle relazioni personali

Ma la crab mentality non si limita al mondo lavorativo. Può emergere anche in ambito personale, con amici o familiari invidiosi del nostro successo, della nostra intrapendenza, della nostra voglia di migliorarci e di cambiare la nostra situazione

Un amico potrebbe mostrarsi freddo o minimizzare i nostri traguardi, come l’acquisto di una casa o un avanzamento di carriera, suggerendo che siamo stati solo fortunati o che non ce lo meritavamo davvero.

Allo stesso modo, un parente potrebbe sminuire le nostre scelte di vita, facendoci sentire inadeguati o in colpa per aver raggiunto obiettivi che loro non hanno ancora conseguito.

Contrastare il fenomeno per il proprio benessere

Affrontare la crab mentality può essere difficile, tranto in famiglia o fra amici quanto in un ambiente di lavoro ostile. Tuttavia, ci sono diverse strategie che possono aiutarci a gestirla in modo efficace:

  1. Riconosci il problema. Il primo passo è essere consapevoli che la crab mentality esiste e non permettere che influenzi il nostro comportamento. Non lasciamoci abbattere dal giudizio degli altri e dalle critiche, mosse solo dall’invidia nei confronti della nostra situazione
  2. Costruisci alleanze positive. Circondiamoci di persone che condividono una mentalità di crescita e supporto reciproco (e non da “granchi” che ci tirano verso il basso!). Costruire una rete di colleghi e amici solidali può fare la differenza nel contrastare le dinamiche tossiche
  3. Comunica in modo aperto. Se ci accorgiamo che un collega o un superiore mostra segnali di crab mentality, affrontiamo la situazione con tatto e diplomazia: a volte, una conversazione franca può portare a una maggiore comprensione e smorzare il conflitto
  4. Focalizzati sugli obiettivi personali. Non lasciamo che l’atteggiamento negativo degli altri ci distragga dai nostri obiettivi. Mantieniamo la concentrazione sul nostro percorso di crescita e non perdiamo di vista ciò che è importante per noi.

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