In un mondo popolato da fake news e alterazioni della realtà, pensare come uno scienziato è l'unico modo per arrivare a una verità scevra da pregiudizi e superstizioni
Indice
Il pensiero scientifico è un modo di ragionare che si basa su scetticismo, osservazione e sperimentazione per generare conoscenza in vari campi dell’attività umana e per cercare prove tangibili a supporto di una certa ipotesi.
Fra le caratteristiche di questo tipo di pensiero, infatti, troviamo razionalità, oggettività, assenza di pregiudizi, impersonalità e grande fiducia nell’evidenza empirica, ossia in dati osservabili e misurabili.
Nel pensiero scientifico l’ipotesi postulata viene confermata (o confutata) raccogliendo dati, facendo misurazioni e compiendo esperimenti empirici.
Questo tipo di osservazione analitica e di pensiero è alla base della conoscenza scientifica in diversi ambiti – dalla medicina all’ingegneria, dall’astronomia alla biologia.
Se non vi fosse stato il progresso del pensiero scientifico nella nostra società, teorie complottistiche e derive superstiziose avrebbero ancora largo spazio nell’opinione comune.
Leggi anche: 15 superstizioni giapponesi che vi faranno sorridere
L’importanza del pensiero scientifico oggi
Anche se siamo al sicuro dalle credenze e dalle superstizioni esoteriche che hanno caratterizzato i secoli più bui della storia dell’uomo, quando si dava la caccia alle streghe e si compivano rituali magici, pensare in modo scientifico è fondamentale oggi più che mai.
Siamo bombardati da fake news, immagini alterate e pubblicità di prodotti che promettono vere e proprie magie – come dimagrimenti strepitosi o una pelle giovane e fresca come quella di un ventenne.
Crescono e attirano proseliti moderni “santoni” che dimostrano l’inefficacia dei vaccini o la pericolosità dei farmaci moderni, oppure leader estremi e radicali che esasperano nelle persone sentimenti di odio e di violenza nei confronti degli altri.
Insomma, anche nella nostra società è fondamentale pensare come uno scienziato per scongiurare il rischio di cadere nelle false credenze.
Abitudini di un pensatore scientifico
Ma come possiamo abituare la nostra mente a pensare in modo più scientifico e a non lasciarsi irretire dalle parole dei “guru” che si professano massima autorità nel loro campo e che provano a convincerci del loro punto di vista?
Ecco tre caratteristiche di una mente che pensa in modo scientifico: si tratta di abitudini che anche noi possiamo portare nella nostra vita, per iniziare da oggi a pensare in maniera più razionale.
Segue le prove
Come abbiamo detto, il pensiero scientifico si alimenta grazie alle prove empiriche, che confermano o smentiscono una certa ipotesi.
Questo vuol dire che il pensiero non è fisso e cristallizzato: esso può (e deve!) mutare a seconda delle nuove prove empiriche che emergono e che possono rimettere in discussione le certezze precedenti.
La conoscenza scientifica è provvisoria e mutevole, sempre dipendente dalla ricerca empirica. Affermare che una cosa è “certa” significa collegarla a una minima quantità di informazioni e prove, che non tengono conto del processo di ricerca nella sua globalità.
Se ci pensiamo, anche gli scienziati del passato affermavano che la Terra fosse il centro dell’universo, fino a quando non hanno trovato nuove prove a dimostrazione del fatto che il nostro Pianeta gira attorno al Sole.
Sa quali prove sono affidabili e quali no
Non tutte le evidenze scientifiche e le testimonianze hanno lo stesso peso per un pensatore scientifico: le parole di un medico hanno più valore rispetto alle parole di un opinionista; uno studio scientifico ha più autorevolezza di un sondaggio.
Di tutte le prove disponibili, il pensatore scientifico analizza anche la fonte, l’origine dell’informazione, allo scopo di affidarsi a quelle più autorevoli e degne di essere prese in considerazione.
Inoltre, presta molta attenzione a eventuali conflitti di interessi presenti dietro uno studio o una testimonianza – come, ad esempio, fra chi finanzia una ricerca e la ricerca stessa.
Riconosce di essere suscettibile a pregiudizi e errori
Infine, praticando l’umiltà intellettuale, il pensatore scientifico riconosce di essere una potenziale vittima di pregiudizi e suggestioni.
In quanto essere umano con una propria storia e delle proprie convinzioni, il pensatore scientifico porta nell’analisi della realtà una sua visione della vita, suscettibile di errori e pregiudizi.
Sebbene il cervello umano sia capace di sorprendenti livelli di genialità, è anche notevolmente incline agli errori: ammettere di non essere sempre nel giusto ed essere disposti a cambiare la propria opinione in presenza di prove empiriche è l’atteggiamento giusto da tenere quando si cerca la verità.
Non vuoi perdere le nostre notizie ?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram.
- Siamo anche su Google News attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite.
Ti consigliamo anche: