Se usi queste 6 frasi ogni giorno, stai inquinando nocivamente la tua vita

Il vittimista si lamenta sempre, vede tutto nero e sembra insensibile al cambiamento: ecco i sintomi di questo atteggiamento psicologico dalle conseguenze molto pesanti

Capita a tutti di attraversare momenti difficili, in cui tutto sembra nero e non si vedono all’orizzonte soluzioni per i problemi che ci affliggono. In questi momenti, piangersi addosso e lamentarsi con qualcuno sembra l’unica cosa che possiamo fare.

Ma attenzione a non cadere nella subdola trappola del vittimismo, che ci porta a vedere il mondo come un enorme complotto ordito ai nostri danni e che ci impedisce di realizzare i nostri obiettivi e i nostri desideri.

Che cos’è il vittimismo?

Sebbene non sia una condizione psicologica diagnosticabile, il vittimismo è un atteggiamento che crea non poche difficoltà (relazionali e non solo) in chi ne soffre. Senso di impotenza, fatalismo, rassegnazione, convinzioni limitanti e pessimismo sono tutti chiari sintomi di vittimismo patologico.

Se vi capita di pronunciare queste frasi (o di sentirle dire a una persona a voi vicina), state mettendo in atto un atteggiamento vittimistico (oppure avete a che fare con una persona vittimista):

  • “Mi succedono sempre cose brutte.”
  • “Nessuno si preoccupa di me.”
  • “Nessuno mi aiuta a migliorare la mia situazione.”
  • “Non posso fare nulla per cambiare ciò che mi sta accadendo.”
  • “Gli altri sono sempre più fortunati di me.”
  • “È destino che io non riesca in questa impresa/a ottenere nulla di buono dalla vita.”

Il vittimista è convinto che la responsabilità dei suoi problemi e della situazione difficile che sta vivendo sia sempre di altre persone; crede inoltre che non sia possibile cambiare lo stato delle cose, e non trova altra soluzione che lamentarsi di continuo di ciò che gli accade.

In altre parole, anziché rimboccarsi le maniche di fronte alle difficoltà e fare qualcosa per risolverle, il vittimista preferisce crogiolarsi nel suo malessere lamentandosi di continuo con se stesso e con chi lo circonda.

Ma non solo: oltre a lamentarsi di quello che non ha o dei problemi che è costretto ad affrontare (per colpa degli altri o del fato ingiusto), il vittimista nutre profonda invidia nei confronti di chi è riuscito laddove lui ha fallito, di chi ha avuto successo nella vita o nella carriera.

Inutile dire che, con un atteggiamento tanto negativo e pessimista, il vittimista finisce prima o poi con l’allontanare le persone che gli vogliono bene e gli sono accanto (familiari, amici, partner), ritrovandosi sempre più solo e ancora più pessimista.

Quindi, ricapitolando, ecco un identikit della persona che si sente sempre vittima degli eventi che affronta:

  • senso di colpa costante
  • frustrazione
  • paura del fallimento
  • diffidenza verso gli altri
  • invidia e risentimento verso le persone di successo
  • isolamento sociale
  • bassa autostima.

Riconoscere gli atteggiamenti vittimistici

Abbiamo visto i principali tratti della personalità di un vittimista, ma esistono anche atteggiamenti e comportamenti che possono essere facilmente individuate in chi tende a sentirsi vittima degli eventi che gli capitano, incapace di reagire ad essi. Eccone qualcuno.

Dà sempre la colpa agli altri

Come abbiamo detto, il vittimista non ammetterà mai di essere la causa della sua attuale situazione di infelicità, assumendosi la responsabilità delle proprie azioni, ma cercherà sempre un capro espiatorio per i suoi problemi.

Potrebbe trattarsi del capo che lo tratta male, dei genitori che non lo stimano, del governo o addirittura del destino o della sorte – l’importante è scrollarsi di dosso il pesante fardello delle proprie responsabilità.

Pensa che tutto sia contro di lui

La persona che si sente vittima tende a credere in modo irrazionale che tutto ciò che accade sia contro di lui e che tutte le persone che lo circondano stiano tramando alle sue spalle – anche se, ovviamente, non è così.

Ecco perché si mostra sempre con un atteggiamento diffidente e scettico nei confronti degli altri: ogni azione che gli viene rivolta viene considerata un attacco, una minaccia, un modo vile e squallido per peggiorare ulteriormente la sua situazione già critica.

È pessimista

Una persona che si lamenta sempre di tutto ciò che le accade inizia a percepire la realtà con un filtro di negatività e pessimismo che si riflette in ogni situazione: ecco perché, più indugia in questo atteggiamento, più la sua visione del mondo e della vita sarà pessima.

Leggi anche: Chi è fortemente pessimista muore prima, parola di scienza

Ha scarsa autostima

Il vittimista si sente impotente di fronte agli eventi che gli capitano e incapace di cambiare la sua situazione. Alimentando questo atteggiamento, sarà sempre meno sicuro delle proprie capacità e i suoi livelli di autostima saranno sempre più bassi.

Leggi anche: Come ritrovare e aumentare l’autostima in 10 passi

Vive nel confronto con gli altri

Infine, come abbiamo già detto, chi fa sempre la vittima guarda con invidia al successo degli altri e si confronta costantemente con chi lo circonda – anche se solo per dichiararsi perdente e inferiore ai suoi “modelli”.

Uscire dal circolo del vittimismo

Se vi ritrovate in questo identikit del vittimista o conoscete qualcuno che corrisponde a questa descrizione, forse già sapete che cambiare mentalità e approccio alla vita è molto difficile: se si vede tutto nero e non si hanno aspettative per il futuro, è ovvio che la nostra predisposizione all’apertura e all’ottimismo è molto limitata.

Tuttavia, è possibile mettere in atto dei piccoli cambiamenti che, con un po’ di tempo, possono aiutarci a uscire dal tunnel del vittimismo e a rivedere la positività e la luce.

Iniziamo assumendoci le nostre responsabilità. Come recita una vecchia massima, di attribuzione ignota:

La vita è per il 10% ciò che ti accade e per il 90% come reagisci.

Questo vuol dire che, se è vero che c’è una componente di fortuna e caso nella nostra vita, essa è davvero irrisoria rispetto alle nostre responsabilità e alle conseguenze delle nostre scelte.

Per ogni elemento della nostra vita che non ci piace, chiediamoci: qual è la mia parte di responsabilità in questo? cosa posso fare per cambiare questa situazione? come posso risolvere il problema?

Un altro metodo per allontanarci dal tunnel del vittimismo è quello di praticare la gratitudine, ovvero impegnarsi per trovare qualcosa per cui essere grati ogni giorno. All’inizio sarà difficile, ma possiamo utilizzare un diario della gratitudine o un barattolo della gratitudine per allenarci a questo sentimento potente e benefico che trasformerà la nostra vita.

Sarà incredibile vedere quante cose belle già fanno parte delle nostre giornate delle quali neanche ci rendiamo conto: prenderne coscienza ci farà sentire più grati e più propensi ad abbandonare il nostro atteggiamento vittimistico.

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